Previdenza

Più tutele su accesso e utilizzo dei dati

di G. Par.

Più tutele sulla privacy e coinvolgimento del Garante nei provvedimenti attuativi. È il quadro che emerge dopo l’approvazione al Senato in prima lettura del Dl sul reddito di cittadinanza. Ad esempio il parere dell’Authority presieduta da Antonello Soro sarà previsto nell’iter di emanazione del decreto del Lavoro per stabilire le modalità con cui, mediante il monitoraggio dei soli importi complessivamente spesi e prelevati sulla carta per il reddito di cittadinanza, si verificherà la fruizione del beneficio.

La Privacy sarà chiamata a dare le sue indicazioni per il piano tecnico di attivazione e interoperabilità (da adottare sempre con Dm Lavoro) delle piattaforme su cui si basa il Sistema informativo del reddito di cittadinanza in un iter che dovrà portare a individuare «misure appropriate e specifiche a tutela degli interessati, nonché modalità di accesso selettivo alle informazioni necessarie per il perseguimento delle specifiche finalità e adeguati tempi di conservazione dei dati».

Per l’accesso al Rdc il testo prevede ora che, per la Dsu presentata «nella modalità non precompilata», in sede di attestazione dell’Isee «sono riportate le eventuali omissioni o difformità riscontrate nei dati dichiarati rispetto alle informazioni disponibili», incluse «eventuali difformità su saldi e giacenze medie del patrimonio mobiliare» secondo modalità da individuare con provvedimento attuativo.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©