Il premio Inail a rate bypassa le incertezze sul calcolo
Se le aziende riscontrano dati incongruenti nella documentazione per l’autoliquidazione tariffaria forniti dall’Inail e le sedi territoriali, opportunamente attivate, non sono in grado di valutare e correggere subito l’eventuale errore, è consigliabile parcellizzare il versamento del premio in quattro rate per ritarare il dovuto in corso d’anno. Eventuali errori rilevati anche trascorso il 2019, inoltre, verranno corretti senza sanzioni o interessi a carico delle imprese.
Sono, queste, alcune delle indicazioni fornite dai tecnici dell’Inail nel Forum organizzato ieri dal Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili (Cndcec) per fare luce sulle principali novità introdotte con la riforma tariffaria prevista dalla legge 145/2018 (Bilancio 2019) e introdotta con tre decreti interministeriali del 27 febbraio scorso. Visti i numerosi cambiamenti in atto, l’Inail ha annunciato che pubblicherà sul suo sito una serie di faq in base alle domande sollevate da ordini e associazioni di categoria; sarà inoltre predisposta una guida illustrativa specifica per ciascuna delle quattro gestioni assicurative (industria, artigianato, terziario e altre attività) con allegate le tabelle di correlazione.
Ricordando i passaggi che hanno portato le nuove tariffe a sostituire dal 2019 quelle in vigore dal Duemila, il direttore centrale Rapporto assicurativo Inail, Agatino Cariola, ha sottolineato che i nuovi nomenclatori, più aderenti all’attuale realtà produttiva, grazie a un migliore andamento infortunistico porteranno le aziende a risparmiare sui premi mediamente il 32,72 per cento. Con l’autoliquidazione del 16 maggio, tuttavia, non beneficeranno di una riduzione del premio quelle imprese per le cui lavorazioni sono aumentati i rischi. «I tassi rimasti invariati - ha precisato anzi Cariola - avrebbero dovuto in realtà essere aumentati, ma nell’ambito dell’assicurazione è stata fatta solidarietà per mantenere quanto pagato in passato».
Durante l’incontro è emerso che sul piano tecnico la novità saliente risiede nella nuova oscillazione riferita non più alla voce di tariffa, e quindi alle lavorazioni, bensì alla posizione assicurativa territoriale (Pat) nel suo insieme. Il meccanismo di calcolo dell’oscillazione,in particolare, non assume più a riferimento i costi, e quindi gli oneri sostenuti dall’Inail in termini di prestazioni economiche, ma le giornate di assenza e, dove sussista, il grado di inabilità senza tralasciare il caso mortale come poteva accadere in precedenza.
Nell’ambito della nuova oscillazione si confrontano, inoltre, una Pat tipica e la specifica Pat aziendale, che in relazione a determinati indici per la Pat media fissati dall’Istituto vedrà il proprio tasso oscillare in aumento o in riduzione in maniera uguale per tutte le voci di tariffa.
Lo stesso nomenclatore è stato aggiornato con eliminazione di molte voci obsolete e di tutte quelle che in passato avevano dato adito a contenziosi, dubbi e innumerevoli quesiti.