Rapporti di lavoro

Con il reddito di cittadinanza retribuzione precisa in unilav

di Antonino Cannioto, Giuseppe Maccarone

Dal mese di aprile i datori di lavoro e gli intermediari dovranno porre più attenzione nella redazione delle comunicazioni online “unilav”, “var datori” e “unilav cong”, in quanto il campo “retribuzione/compenso” dovrà essere valorizzato con precisione (per quanto possibile). Quest’ultimo, infatti, entra a far parte degli elementi che possono incidere sulla fruizione del reddito di cittadinanza (Rdc).

Nella circolare Inps di ieri (43/2019) l’istituto di previdenza, infatti, precisa che, se uno o più componenti di un nucleo familiare a cui appartiene un soggetto che percepisce il Rdc, modifica il suo status e conseguentemente il suo reddito (per esempio perché viene assunto in un’azienda o la sua retribuzione viene aumentata), tale cambiamento incide sul reddito complessivo del nucleo nella misura dell’80%, a decorrere dal mese successivo a quello della variazione e fino a quando il maggior reddito non è recepito nell’Isee per l’intera annualità. La modifica sopravvenuta deve essere comunicata utilizzando il modello “Rdc/Pdc – Com Esteso”.

Tuttavia, precisa l’Inps, nel contesto del rapporto di lavoro subordinato l’informazione è già contenuta nel modello di assunzione o di variazione che i datori di lavoro devono trasmettere telematicamente all’Anpal. Per questo motivo, da aprile, le comunicazioni devono contenere l’informazione relativa alla retribuzione o al compenso.

In realtà tale prescrizione è già contenuta nel vademecum “modelli e regole” per la redazione delle comunicazioni obbligatorie che per l’unilav prevede l’inserimento del compenso lordo annuo. Nei rapporti di apprendistato il campo va compilato con il dato relativo al primo anno di contratto. In caso di rapporto di tirocinio va inserito il compenso totale previsto (ma ai fini del Rdc i compensi da tirocinio non rilevano). Per tutte le tipologie di rapporto di lavoro (ad esempio il contratto di agenzia) per le quali è impossibile calcolare la retribuzione si utilizza il valore “zero”. Il valore “zero” può essere utilizzato anche nel caso di rapporti di tirocinio con soggetti che percepiscono assegni di sostegno al reddito.

Sul punto va anche rilevato che i flussi che si trasmettono all’Anpal richiedono l’indicazione della retribuzione lorda annua e non del reddito di lavoro dipendente e quest’ultimo è rilevabile solo dopo aver sottratto la contribuzione obbligatoria. Peraltro, va evidenziato che tale dato valorizzato al momento dell’assunzione può subire variazioni senza che queste vengano nuovamente comunicate all’Anpal. Inoltre, il valore da inserire nel campo “retribuzione/compenso” del modello, in genere è la Ral (retribuzione annua lorda) che non include eventuali ulteriori elementi retributivi variabili quali, per esempio, bonus, straordinari eccetera.

Probabilmente anche per questo motivo è previsto che, al fine di agevolare l’erogazione del reddito di cittadinanza, l’avvio del rapporto di lavoro dipendente e la misura del nuovo reddito debbano essere comunicati dall’interessato tramite l’apposito modello “Rdc/Pdc – Com Esteso”, inviato all’Inps tramite i Caf, entro trenta giorni dall’avvio dell’attività, pena la decadenza dal beneficio.

Se l’attività lavorativa dipendente, comunicata in sede di presentazione della domanda di Rdc o in corso di erogazione, si estende all’anno solare successivo, va compilato un altro modello “Rdc/Pdc - Com Esteso”, entro il mese di gennaio del nuovo anno, fino a quando i redditi non siano correntemente valorizzati nella dichiarazione Isee per l’intera annualità.

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