Previdenza

Obbligatorio presentare domanda entro 68 giorni dall’inizio della disoccupazione

di Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone

Entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, coloro che avranno titolo alla Naspi dovranno richiederla telematicamente all’Inps. La trasmissione della domanda potrà avvenire tramite il sito internet dell’istituto o il contact center multicanale o i patronati. Il termine è a pena di decadenza. La prestazione decorre dal giorno seguente a quello di trasmissione della domanda. In ogni caso l’indennità spetterà dall’ottavo giorno successivo a quello di cessazione del rapporto di lavoro.

L’impianto normativo a supporto della Naspi pone particolare attenzione alla cosiddetta condizionalità, ovvero all’effettiva disponibilità dei beneficiari verso le politiche attive. I fruitori saranno tenuti, a pena di decadenza, a partecipare alle iniziative di orientamento e ai percorsi di riqualificazione professionale che verranno loro proposti dai centri dell’impiego competenti. Ulteriori requisiti possono essere introdotti con apposito decreto legislativo. Anche l’impianto sanzionatorio in caso di mancata partecipazione degli interessati alle politiche attive, sarà stabilito con decreto ministeriale.

Cumulo e compatibilità

Molto articolata la normativa inerente la compatibilità e la cumulabilità della Naspi in caso di svolgimento di attività lavorativa (subordinata o autonoma). Il beneficiario può avere un rapporto di lavoro subordinato di durata massima di sei mesi, senza decadere dalla prestazione. In questo caso, l’indennità è sospesa d’ufficio per la durata del rapporto di lavoro. È, invece, prevista la decadenza nell’ipotesi in cui da un’occupazione di durata oltre i sei mesi l’interessato ricavi un reddito annuale superiore a quello minimo escluso da imposizione fiscale (8.145 euro). Se il reddito è inferiore, il lavoratore mantiene la prestazione, a condizione che, entro un mese dall’inizio dell’attività, comunichi all’Inps il ricavo annuo previsto. La prestazione, tuttavia, viene ridotta nei termini che indichiamo più avanti.

Può accedere alla Naspi anche chi intrattiene contemporaneamente più rapporti part time, se uno di questi cessa per una delle cause che danno titolo alla prestazione. Occorre, comunque, che il reddito complessivo percepito (includendo tutti gli altri rapporti) sia inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione e che l’interessato lo comunichi all’Inps, entro un mese dall’invio della domanda di prestazione. Anche in questo caso, opera la riduzione dell’indennità.

In caso di svolgimento di attività autonoma o parasubordinata con un reddito inferiore al limite di esenzione fiscale (4.800 euro), non si decade dalla prestazione, che però viene contratta.

Nelle ipotesi in cui è prevista la riduzione, la prestazione viene diminuita di un importo pari all’80% dei compensi preventivati, rapportati al tempo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e quella di conclusione del periodo di fruizione della prestazione o, se antecedente, la fine dell’anno. La riduzione è oggetto di conguaglio (d’ufficio) al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi.

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