Contenzioso

Danno non patrimoniale per offese sulla sessualità

di Angelo Zambelli

La prova del danno non patrimoniale provocato da condotte vessatorie può essere raggiunta anche con ricorso a presunzioni semplici. E sulla base di ciò la Cassazione (sentenza 4815/2019) ha accolto le tesi di un dirigente per il risarcimento del danno non patrimoniale cagionato dalle condotte poste in essere dal legale rappresentante della società, concretizzatesi nelle ripetute offese sulla presunta omosessualità del dirigente.

La Corte d’appello di Venezia aveva confermato la pronuncia di primo ...