Previdenza

Tariffe Inail alleggerite di altri 500 milioni, prestazioni rafforzate

di Davide Colombo

Con la firma del decreto interministeriale che rende operative le nuove tariffe sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali è scattato il conto alla rovescia per arrivare all’autoliquidazione, quest’anno spostata al 16 maggio. La tecnostruttura Inail dovrà ora comunicare alle imprese entro il 31 marzo le informazioni necessarie per il calcolo del premio. Dopodiché i datori di lavoro potranno procedere al computo del premio anticipato per l’anno in corso (rata 2019) e del conguaglio per il 2018. Le imprese interessate dalla scadenza del 16 maggio sono circa tre milioni e 200 mila, mentre gli artigiani autonomi sono circa un milione e 800 mila. Inail prevede di incassare entrate per premi per circa 4,6 miliardi.

L’aggiornamento delle tariffe arriva a quasi vent’anni dall’ultima revisione e fa seguito al taglio lineare che era stato varato nel 2013 in via provvisoria. A regìme la nuova revisione alleggerisce di altri 500 milioni gli oneri complessivi a carico delle imprese portando così lo sgravio da 1,2 a oltre 1,7 miliardi, con una diminuzione strutturale del 32,72% dei tassi medi per le aziende (dal 26,53 per mille del 2000 al 17,85 per mille). Il nuovo quadro tariffario naturalmente tiene conto delle trasformazioni tecnologiche e organizzative che, negli ultimi anni, hanno cambiato il volto di molte imprese e di moltissimi luoghi di lavoro. In particolare è stato ricalcolato il cosiddetto “nomenclatore tariffario”, che attribuisce a diverse attività tassi di rischiosità differenziati, sono stati poi ricalcolati i tassi medi e il meccanismo di oscillazione del tasso di andamento infortunistico. Per fare un paio di esempi, Inail ha spiegato che i nuovi parametri tengono conto di attività legate alla produzione di nanomateriali, un settore di produzione recentissimo e in crescita, la definizione all’interno del nomenclatore dell’intero ciclo dei rifiuti o, ancora, la previsione di attività di consegna merci da parte dei rider, i protagonisti urbani della cosiddetta Gig economy.

Con la revisione le voci tariffarie scendono da 739 a 595 e, secondo Inail, i singoli tassi di premio non superano mai quelli previsti dalla Tariffa 2000, mentre in alcuni casi risultano inferiori del 50% rispetto al passato. Altre fonti tecniche hanno fatto invece notare che, a differenza del taglio del 2013, l’aggiornamento tariffario può provocare anche aumenti di costo per determinate realtà; uno scenario che potrà essere verificato in prima battuta con il nuovo pagamento nel 2020.

Altra novità è il calcolo di un tasso aziendale basato sulla gravità degli eventi lesivi, dai quali restano ovviamente esclusi gli infortuni in itinere, ovvero quelli che possono capitare nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Il nuovo sistema è sperimentale: Inail ne monitorerà l’applicazione e la sostenibilità nel prossimo triennio prima di confermarlo a regìme.

Con l’aggiornamento delle tariffe arrivano anche nuove risorse (110 milioni annui) per migliorare le prestazioni. In particolare vengono ricalcolate le rendite che spettano, in mancanza di coniuge e figli, ai genitori o ai fratelli delle vittime sul lavoro. Inoltre l’assegno una tantum in caso di evento mortale erogato dall’Inail ai familiari dei lavoratori deceduti sul lavoro è stato aumentato da 2.160 a 10 mila euro. E, infine, è stata aggiornata la “Tabella di indennizzo danno biologico”, anche in questo caso con un miglioramento degli indennizzi economici in capitale erogati in caso di infortuni/malattie con invalidità permanente dal 6 al 15%, quantificabile in circa 100 milioni di euro annui a favore dei malati ed infortunati.

Commentando il decreto interministeriale, il presidente del Civ Inail, Giovanni Luciano, ha osservato che «Non è il taglio delle tariffe Inail alle imprese il problema, lo è il grave taglio agli incentivi alla prevenzione per 100 milioni di euro l’anno. E lo è anche il grave taglio di 50 milioni l'anno per la premialità alle imprese virtuose». Secondo Luciano nel bilancio Inail ci sarebbero risorse per compensare la riduzione delle tariffe, migliorando anche in modo ancor più equo le prestazioni agli infortunati sul lavoro. Positiva la reazione di Confartigianato per il decreto che riconosce «il grande investimento per la sicurezza sul lavoro. «Meritavamo una riduzione delle tariffe», avverte il presidente Giorgio Merletti. Per Confcommercio la nuova tariffa comporta «per la gestione terziario una riduzione del tasso medio che sfiora il 50%».

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