Rapporti di lavoro

L’Inps rivaluta gli importi per il lavoro accessorio nel 2015

di Massimo Braghin

Con la circolare 77 del 16 aprile 2015, l’Inps ha reso noti i nuovi importi economici per il lavoro accessorio per il 2015, rivalutati nella misura dello 0,20% sulla base della variazione dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell'anno precedente secondo quanto previsto dalla legge 92 del 28 giugno 2012, che ha modificato l’articolo 70 del Dlgs 276/2003.
Gli importi rivalutati e così riparametrati saranno la base di riferimento per l'anno 2015 per la totalità dei committenti per non incorrere in spiacevoli sorprese derivanti dalle verifiche così come precisato nella circolare n. 176 del 18 dicembre 2013.
Ecco la tabella con i nuovi valori per l'anno 2015 che saranno pubblicati sul sito istituzionale, sezione "lavoro accessorio":
valori netti (arrotondati alla decina di euro)
- euro 5.060 per la totalità dei committenti nel corso di un anno solare;
- euro 2.020 in caso di committenti imprenditori commerciali o liberi professionisti nel corso di un anno solare.
valori lordi (calcolati sul valore netto arrotondato)
- euro6.746 per la totalità dei committenti nel corso di un anno solare
- euro2.693 in caso di committenti imprenditori commerciali o liberi professionisti nel corso di un anno solare.
I valori sopra esposti prescindono naturalmente da quanto previsto dallo schema di decreto legislativo recante testo organico delle tipologie contrattuali e revisione della disciplina delle mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge lo dicembre 2014, n. 183. Nello schema del decreto viene ampliata la possibilità di ricorrere al lavoro accessorio, aumentando da € 5,000 a € 7,000 l'ammontare massimo che il lavoratore può guadagnare annualmente con il lavoro accessorio; fermo restando che l'utilizzatore può acquisire con voucher le prestazioni di un lavoratore per non più di € 2,000.

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