Adempimenti

Certificazione unica, doppi adempimenti

di Marco Strafile

Con la pubblicazione del decreto legislativo 175/2014, si è attuato il primo modulo della legge delega in materia fiscale, volto a semplificare gli adempimenti dei contribuenti. In un forte e apprezzabile sforzo il legislatore ha rivoluzionato i rapporti tra cittadini e amministrazione finanziaria, prevedendo dal prossimo anno la messa a disposizione della cosiddetta dichiarazione precompilata, elaborata attraverso flussi di informazioni che gli operatori coinvolti dovranno trasmettere agli uffici fiscali.

Parte fondamentale di questa complessa procedura è sicuramente rappresentata dalla certificazione unica (Cu) che dal prossimo anno sostituirà il vecchio modello Cud (introdotto nel 1998) e che i sostituti di imposta dovranno inviare telematicamente all'agenzia delle Entrate entro il 9 marzo 2015.

Nelle bozze della nuova Cu, ha certamente destato interesse l'inclusione di un quadro che riguarda la certificazione dei redditi di lavoro autonomo, delle provvigioni e dei redditi diversi (non presente nel vecchio modello Cud). La curiosità deriva anche dal fatto che i percipienti di tale tipologia di redditi sono spesso soggetti (professionisti, lavoratori autonomi ecc.) che dovranno comunque predisporre una dichiarazione dei redditi tramite il modello Unico e che, quindi, non saranno parte del progetto riguardante il modello 730 precompilato.

La previsione di tali categorie di percettori nell'ambito della certificazione unica sta generando più di qualche preoccupazione all'interno delle imprese, posto che il rilascio dei Cud limitato ai soli titolari di reddito di lavoro dipendente e assimilato è sempre stato considerato un tipico adempimento dell'area amministrazione del personale, mentre le certificazioni dei redditi di lavoro autonomo interessavano soprattutto l'area contabile. Ciò sta generando una crescente attenzione su come coordinare le funzioni aziendali coinvolte nel nuovo adempimento.

A questo si aggiunga il fatto che la certificazione Unica introduce - novità rispetto al passato, stando alle istruzioni in bozza - una forma obbligatoria di attestazione dei redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi che imporrà alle aziende di sostenere costi aggiuntivi per dotarsi di software in grado di gestire la compilazione e la trasmissione dei modelli.

Se di semplificazione si può certamente parlare dal lato dei contribuenti non altrettanto può farsi per i sostituti di imposta, alle prese con un nuovo adempimento che sarà più complesso e più rigido riguardo al rispetto delle scadenze.

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