Adempimenti

Addizionali regionali, il decreto semplificazioni fissa la rilevazione al 1° gennaio

di Michele Regina

Il decreto semplificazioni fiscali (D.Lgs. n. 175/2014 ) prevede che i datori di lavoro -sostituti d'imposta, CAF e professionisti ai fini l'applicazione delle corrette aliquote addizionali regionali facciano riferimento al sito online del MEF -Dipartimento dell'Economia e delle Finanze.
In tal caso non dovrebbero esserci sanzioni ed interessi nell'ipotesi di dati difformi tra il pubblicato sul sito e le delibere .
Si ricorda che si dovrà fare riferimento alla data del 1° gennaio per la rilevazione di dette aliquote per le operazioni di conguaglio.
Da questo punto di vista la semplificazione coglie nel segno.
Ovviamente si attendono come indicato nel decreto le istruzioni operative a riguardo entro 30 gg dalla pubblicazione per avere ulteriori conferme e certezze per gli addetti ai lavori.
Detta semplificazione, salvo le istruzioni operative che dovranno attuarla , rende facile l'operato degli addetti ai lavori , ma come fatto notare da più di qualche esperto e commentare, non vengono meno aggravi fiscali correlati alle revisioni delle aliquote stesse operate pro tempore per obblighi di legge e/o necessità.
L'aliquota base dell'addizionale regionale Irpef – come noto – è fissata dalla legge nella misura dell'1,23%: ogni Regione ha però potestà di variarla con proprio provvedimento .
Con il nuovo anno la maggiorazione all'addizionale regionale di base che ciascuna Regione a statuto ordinario può deliberare non deve superare 2,1 punti .
Detta aliquota potrà raggiungere anche il 3,33 % che rispetto ad alcune Regioni che già avevano per obblighi di riequilibrio finanziario aliquote già elevate , come noto, rappresenta un'ulteriore pesante incremento per i contribuenti tutti .
Infatti gli incrementi più consistenti potranno inerire proprio quelle Regioni, come detto , obbligate ad applicare i c.d. piani di rientro sanitari: Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia.
Infine – quale nota non piacevole - se l'Ente non raggiunge gli obbiettivi di riequilibrio di bilancio e si genera un disavanzo sanitario , per garantire la copertura le amministrazioni potranno incrementare l'aliquota di un'ulteriore 0,30 %.
In un periodo di richieste di riduzione della pressione fiscale questa ipotesi potrebbe ingenerare sgradite sorprese per il contribuente.

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