Agevolazioni

Start up: al via il riordino degli incentivi

di Matteo Ferraris

È stato pubblicato il decreto del ministro dello Sviluppo economico 24 settembre 2014 (G.U. 13 novembre 2014) che interessa il riordino dell'intervento denominato “Smart & Start”, riservato alle start-up innovative di tutto il territorio nazionale, il quale fissa le nuove regole per accedere agli incentivi. Molte le novità previste: dai soggetti beneficiari alla tipologia di finanziamento, dai requisiti richiesti all'estensione geografica.
Il nuovo intervento prevede l'agevolazione di programmi d'investimento e costi d'esercizio realizzati e sostenuti nell'ambito di piani d'impresa:
•caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
•mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell'economia digitale, e/o
•finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
Alle agevolazioni sono riservati 200 milioni di euro da parte del ministero dello Sviluppo economico.
Le agevolazioni sono ora estese a tutte le regioni italiane, mentre in precedenza riguardavano solo sei regioni del Mezzogiorno e le aree del cratere Aquilano (come delimitato dall'articolo 1 – Definizioni).
La misura è destinata alle start-up innovative, iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese costituite da non più di 4 anni, ovvero alle le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa, ivi compresi i cittadini stranieri in possesso del visto start-up, purche' l'impresa sia formalmente costituita entro e non oltre il termine di 60 giorni dalla data della comunicazione inviata ai soggetti richiedenti dal Soggetto gestore di ammissione alle agevolazioni.
L'importo massimo finanziabile per singolo progetto viene elevato da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro. La forma tecnica di agevolazione è il finanziamento a tasso agevolato (azzerato), restituibile in 10 anni.
Secondo regola generale, l'importo finanziabile potrà arrivare fino al 70% dell'investimento totale (con un equity, quindi, pari al 30% del valore del progetto); la percentuale massima di finanziamento potrà essere elevata all'80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c'è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all'estero e sceglie di rientrare in Italia.
Ulteriore agevolazione selettiva è prevista per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel cratere aquilano, a cui è riservato un contributo a fondo perduto del 20% dell'investimento.
Per le start-up già costituite ma da un tempo non superiore ai 12 mesi è previsto l'intervento di sostegno professionale (che la norma definisce “tutoring tecnico-gestionale”), con servizi altamente specialistici.
L'articolo 5 descrive i programmi e le spese ammissibili alle agevolazioni ma il Mise, sul proprio sito web, nella pagina dedicata all'agevolazione preannuncia l'emanazione di una successiva circolare ministeriale con cui saranno forniti chiarimenti e dettagli in ordine a:
-requisiti dei piani d'impresa e alle spese ammissibili;
-criteri e iter di valutazione;
-modalità, forme e termini di presentazione delle domande di agevolazione;
-erogazioni; controlli.


Le vecchie agevolazioni: la gestione delle domande già presentate
La pubblicazione del nuovo decreto rende impossibile richiedere le agevolazioni secondo il “vecchio” sistema di incentivazione. Il Ministero sul proprio sito web chiarisce che il termine di gestione delle pratiche per l'incentivo rimodulato decorrono “solo a partire dalla data indicata nella circolare ministeriale di prossima adozione”. Tale data sarà comunque definita in modo da lasciare alle imprese un congruo periodo di tempo per analizzare la nuova disciplina prima di presentare la domanda.
Le domande di agevolazione presentate entro il 13 novembre 2014 sono valutate da Invitalia S.p.a., alla quale sono affidati gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti l'istruttoria delle domande, la concessione e l'erogazione delle agevolazioni e l'effettuazione di monitoraggi, ispezioni e controlli.
Invitalia nella valutazione delle “vecchie” domande procederà secondo le disposizioni di cui ai decreti ministeriali 6 marzo 2013 e 30 ottobre 2013.
Il Mise precisa che eventuali domande di agevolazione presentate dalle imprese nel periodo intercorrente tra il 13 novembre 2014 e il termine iniziale che sarà indicato nella circolare ministeriale non saranno prese in considerazione.
Le domande a valere sul nuovo intervento potranno essere presentate, esclusivamente on line, a partire dalla data che sarà indicata nella circolare ministeriale di prossima adozione.

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