Agevolazioni

Un aiuto che non serve

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di Matteo Prioschi

Meglio tardi che mai verrebbe da dire, ma forse in questa circostanza il ritardo rischia di coincidere con il mai. Con la circolare 70, ieri l’Inps ha comunicato che le imprese interessate possono richiedere gli sgravi contributivi riferiti al periodo 2006-2008. Sette-nove anni di attesa per incassare degli importi introdotti dalla normativa nel lontano 1996, non una vera e propria novità. La loro erogazione, però, è soggetta a disponibilità di riforse nel Fondo per l’occazione, e si è dovuto attendere il via libera del ministero del Lavoro.

Gli sgravi contributivi in questione sono a vantaggio di imprese che hanno attivato un contratto di solidarieto difensivo, uno strumento a cui si ricorre in momenti di difficoltà per contenere i costi e al contempo mantenere i posti di lavoro. Insomma, le aziende che li usano in teoria non navigano in buone acque e quindi la possibilità di beneficiare di una riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali compresa tra il 25 e il 40% può essere utile per garantire la sopravvivenza dell’impresa stessa.

Ma se lo sgravio previsto sulla carta diventa realtà nove anni dopo, ci sono buone possibilità che il tardi e il mai finiscano con l’essere la stessa cosa, perché nel frattempo l’azienda ha cessato l’attività. Quindi l’agevolazione arriva quando non è più utile. Certo, il diritto ai contributi non si perde, e il datore di lavoro potrà comunque richiederli e incassarli, ma l’agevolazione non avrà raggiunto l’obiettivo per cui è stata pensata.

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