Adempimenti

Arretrati degli assegni nucleo familiare con vecchia procedura

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di Barbara Massara


Fino a settembre per il recupero degli arretrati degli assegni nucleo familiare superiori a 3.000 euro, i datori di lavoro dovranno continuare a utilizzare la vecchia procedura di regolarizzazione del flusso uniemens.

Lo ha comunicato l'Inps con il messaggio 3119/2019 del 26 agosto, con il quale ha altresì spiegato che questo dietrofront rispetto alle istruzioni fornite con il messaggio 1777/2019 discende dal ritardato avvio delle nuove modalità di esposizione degli Anf all'interno del flusso uniemens, descritte nel messaggio 1777 dell'8 maggio.

Con il messaggio 2815/2019 del 24 luglio l'istituto di previdenza, infatti, raccogliendo le istanze degli intermediari e dei datori di lavoro, aveva rinviato l'obbligo di esposizione nell'uniemens del nuovo elemento “InfoAggCausaliContr”, rendendone facoltativa la relativa compilazione fino al flusso di competenza di settembre 2019.

In ragione di questo slittamento, che di fatto non consente all'Inps di avere la certezza di disporre di tutti i dati necessari al controllo delle richieste di arretrati di importo superiore a 3.000 euro, l'Istituto ha comunicato ai datori di lavoro che, fino a quando le nuove modalità di esposizione non saranno a regime, e cioè fino a settembre 2019, questi dovranno utilizzare la precedente procedura di regolarizzazione del flusso uniemens di erogazione degli arretrati.

Poiché l'Inps nel recente messaggio si riferisce al periodo transitorio in cui le nuove modalità di compilazione del flusso non saranno ancora obbligatorie, l'indicazione di utilizzare la procedura di regolarizzazione dovrebbe valere per tutti e cioè anche per quelle aziende che già da luglio scorso hanno in maniera facoltativa aggiornato il flusso e quindi compilato il nuovo elemento dedicato agli Anf.

Questo vuol dire che per gli arretrati oltre 3.000 euro erogati da luglio a settembre 2019, a differenza di quanto originariamente previsto nel messaggio 1777/2019, le aziende, ai fini del recupero degli Anf, dovranno seguire la previgente procedura di regolarizzazione descritta nel messaggio 4283/2017.

Tale procedura prevedeva in primis la richiesta tramite cassetto previdenziale di un ticket (in quanto si tratta di variazione con valenza contributiva), con allegata la documentazione comprovante la necessità di variare il flusso (domande Anf presentate dal dipendente), e successivamente la variazione del flusso uniemens del mese di erogazione degli arretrati, inserendo l'importo da recuperare con il codice L036.

Ne consegue che solo da ottobre, e cioè da quanto sarà obbligatorio compilare il flusso secondo le nuove regole, i datori di lavoro saranno finalmente liberati dall'ulteriore adempimento di variazione dei flussi in caso di erogazione di importi considerevoli di Anf.

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