Adempimenti

Modello 770 e Cu: che cosa cambia per sostituti e professionisti

di Matteo Ferraris

Semplificazione? Forse ma certamente non per chi opera nell'amministrazione del personale che conosce bene la quantità (e qualità) delle scadenze di questo periodo tra chiusure dei conti per i bilanci, conguagli fiscali, autoliquidazione Inail, implementazione delle novità normative oltre alle attività ordinarie, ovviamente.
Possiamo, dunque, immaginare la reazione alle novità operative connesse alla Certificazione Unica 2016 che comporteranno un importante adeguamento informatico oltre a radicali innovazioni.
La comunicazione dati lavoro dipendente del modello 770 che prevede un dettaglio dell'assistenza fiscale e il dettaglio del trattamento di fine rapporto oltre ai dati tipici della certificazione unica, come conosciuta l'anno passato, trasloca di fatto nella Certificazione Unica, ma non nel modello base.
La CU – ed è un'ulteriore novità - da quest'anno si sdoppia in CU sintetica e CU ordinaria.
La prima Certificazione contiene i dati reddituali del percipiente ed è il documento da consegnare al lavoratore o pensionato). La CU sintetica conferma, come successo l'anno scorso, anche l'esposizione dei dati relativi al lavoro autonomo, alle provvigioni e ai redditi diversi.
Nella CU ordinaria sono, invece, riassunti i dati che non impattano sulla procedura del 730 precompilato. A questo proposito riteniamo che il modello possa essere rivisitato. Lo spazio annotazioni, infatti, è stato collegato al CU ordinario mentre queste costituiscono un set di informazioni che dovrebbe essere presente (anche) nel modello CU sintetico.
Non paghi di innovazione, ancora da quest'anno, la Certificazione Unica conterrà anche i dati relativi alle somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi (una sintesi del prospetto conosciuto come SY nel modello 770) e le somme corrisposte a titolo di indennità di esproprio, altre indennità e interessi collocate in calce alla CU versione sintetica.
Ma è la mole di dati recata dalla Certificazione Ordinaria che desta in noi perplessità relative al rispetto dei termini con cui le amministrazioni del personale dovranno organizzarsi provvedendo al riversamento dei dati presenti nei database aziendali, operando il loro controllo e procedendo con la trasmissione del flusso telematico.
Riteniamo che tale aspetto problematico possa essere oggetto del consueto benevolo accoglimento circa un indolore invio differito oltre la scadenza, proprio in ragione dell'impatto organizzativo dell'innovazione. E ci pare che tra le revisionbi normative connesse alla legge di Stabilità potrebbe esservi uno spiraglio anche tecnico per consentire una gestione morbida della trasmissione operando in due slot: confermando il set consueto di scadenze (entro il 28 febbraio trasmissione al lavoratore; entro il 7 marzo trasmissione all'Agenzia delle Entrate) connesso alla CU sintetica e prevedendo un termine più ampio per i restanti dati che non impattano sulla predisposizione del 730 precompilato.
Da ultimo ci chiediamo se questi stessi dati saranno ancora comunicati con il 770/2016. Riteniamo che questo avverrà posto che la certificazione si conferma priva di natura dichiarativa. Un aspetto tecnico non superato che potrebbe fare legittimamente dubitare sulla classificazione tra le semplificazioni di queste nuove attività.

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