Contenzioso

Sul lavoro festivo legislatore assente o contradditorio

di Giampiero Falasca


La domenica no, nei festivi sì: questo lo strano destino del riposo nei giorni di festa. Secondo una recente sentenza della Cassazione (che peraltro ha confermato delle pronunce che già in passato avevano concluso allo stesso modo) l'azienda può esigere il lavoro domenicale, mentre non può imporre l'attività lavorativa nei giorni festivi (salvo casi espressamente previsti dalla legge), cioè in una delle festività civili e religiose individuate dalla legge 260/1949 (1° gennaio 6 gennaio, 25 aprile, lunedì di Pasqua, 1° maggio, Santi Pietro e Paolo - a Roma, 2 giugno, 1° novembre, 8 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre).

In queste giornate, l'attività lavorativa è ammessa solo con il consenso del dipendente. Il principio, secondo la Corte, va letto in senso rigido, tanto che le clausole dei contratti collettivi che prevedono la facoltà per il datore di lavoro di imporre l'attività lavorativa durante i giorni festivi sono nulle .

Sul piano delle norme, nulla da dire: la legge è quella. Sul piano della loro interpretazione sistematica, qualche dubbio viene. Si sceglie di leggere in maniera rigida una norma che ha quasi 70 anni, pensata in un mondo che non esiste più, e questo accade in assoluta controtendenza rispetto alle norme - di legge, ma anche di contratto collettivo - che hanno sempre di più aperto la strada alla distribuzione del lavoro su tutte le giornate, non solo dalle 8 alle 17 e dal lunedì al venerdì, festivi esclusi.

Sicuramente una rigida determinazione dei riposi aiuta ad organizzare la vita personale in maniera più ordinata e contribuisce ad uno sviluppo sereno delle relazioni interpersonali. Tuttavia, se tutto il mondo va in un'altra direzione, bisogna cercare di trovare un punto di mediazione che consenta di conciliare vita personale e lavoro. Questo compito dovrebbe essere svolto dal legislatore, che non solo ha trascurato il tema, ma ha anche adottato soluzioni contraddittorie, imponendo ad interi settori (il commercio) l'apertura per tutto l'anno. Come apriranno gli esercizi commerciali senza dipendenti disposti a lavorare?

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