Digitale e controllo di gestione: il training gratuito per gli studi
Doppia chance per la formazione dei professionisti, con un occhio di riguardo all’innovazione tecnologica e alla gestione organizzativa dello studio. Fondoprofessioni, il fondo partecipato da Confprofessioni e dedicato alla formazione continua di studi e aziende, spinge sul training e sull’aggiornamento del lavoro autonomo con due avvisi pubblici entrambi del valore di 2,4 milioni.
«Oggi c’è bisogno di un forte impulso allo sviluppo di competenze e all’evoluzione delle professioni - dice Marco Natali, presidente del fondo -, in particolare sul fronte delle nuove tecnologie sulle quali il mondo degli studi è rimasto indietro».
Oltre alla tecnologia ci sono altri focus sui quali la formazione diventa cruciale. «C’è il tema dell’organizzazione interna - rileva Natali -, quello delle competenze relazionali e infine il controllo di gestione negli studi: su questi temi si avverte un bisogno sempre più pressante di aggiornamento. Ne va della capacità di restare sul mercato ed essere competitivi».
Poiché la formazione ha un costo che sempre più spesso le piccole realtà non possono sostenere, i bandi di Fondoprofessioni la offrono a titolo gratuito fino al raggiungimento del budget disponibile. Ed è rivolta a tutti i dipendenti degli studi di qualsiasi categoria professionale: si va dal personale amministrativo ai professionisti purchè inquadrati con un contratto a tempo determinato o indeterminato. Indispensabile l’adesione al fondo, che però è a costo zero.
Formazione diffusa
L’ultimo in ordine cronologico è il bando n.3/19 (di cui ha dato notizia Il Sole 24 Ore del 7 giugno), che apre lo sportello a partire da oggi. Con 2,4 milioni di euro a fondo perduto articolati in due tranche da 1,2 milioni ciascuna, Fondoprofessioni mette a disposizione fino a 30mila euro per singolo piano formativo. I beneficiari sono i piccoli studi che a titolo gratuito potranno offrire un training specifico ai propri dipendenti. In questo caso l’individuzione degli interventi di formazione è delegato alle parti sociali, associazioni di categoria e federazioni sindacali che dovranno raccogliere su base territoriale la domanda di formazione degli studi e proporla al fondo per la valutazione. Spetterà poi ai centri di formazione accreditati con il fondo sviluppare i singoli piani finanziati con le risorse del bando e svolgere i corsi in aula e attraverso piattaforme di e-learning.
Nella predisposizione dei piani formativi da sottoporre al vaglio della commissione interna del fondo, gli studi professionali destinatari della formazione saranno individuati dalle associazioni di categoria o dai sindacati. In caso contrario, i centri di formazione avranno un anno di tempo per “chiamare” i professionisti e coinvolgerli nel training. Toccherà quindi a chi materialmente si occupa dell’aggiornamento presentare domanda di finanziamento del piano. E per farlo ci saranno due finestre utili: la prima parte oggi e si chiuderà il 15 luglio (ore 17). Il secondo sportello da 1,2 milioni aprirà il 4 novembre e chiuderà il 4 dicembre prossimi. Le domande vanno presentate sulla piattaforma informatica di Fondoprofessioni (www.fondoprofessioni.com).
«Attraverso questo avviso - spiega Paolo Andreani, vicepresidente di Fondoprofessioni - intendiamo aggregare la domanda formativa di migliaia di studi professionali sostenenendo lo sviluppo di nuove competenze dei lavoratori e rispondendo a fabbisogni diffusi».
Formazione specifica
C’è poi un altro filone, esplorato dal bando n.1/19, che scommette sul training “à la carte”. Piani di formazione cuciti su misura degli studi e rivolti alle strutture con oltre 20 collaboratori potranno contare su risorse per 2,4 milioni di euro suddivisi in tre tranche quante sono le finestre per partecipare, ciascuna da 800mila euro. Il meccanismo ricalca quello del bando per la formazione settoriale e territoriale con la differenza di un piano formativo individuale, proposto per singoli grandi studi professionali. Saranno loro quindi a indicare il fabbisogno sull’aggiornamento e a passare la palla ai centri di formazione per l’attuazione degli interventi.
Identiche anche le procedure burocratiche, ma cambiano le finestre per la presentazione delle domande. La prima, già aperta, si chiuderà il 26 giugno, mentre la seconda aprirà il 22 luglio e resterà attiva fino al 27 settembre; la terza, infine, sarà operativa dal 14 ottobre al 15 novembre.
I due nuovi strumenti di Fondoprofessioni