Adempimenti

Reddito d’impresa


Ripristinare l'Ace limando il rendimento
L'Ace, ora abolito, era un valido strumento di pianificazione finanziaria, che prestava attenzione alla distribuzione dei dividendi, agli aumenti cash di capitale sociale,
ai finanziamenti soci, alla conversione di prestiti obbligazionari, all'acquisto o alla vendita di azioni proprie.

L'Ace rappresentava uno dei due punti per incentivare la capitalizzazione delle imprese insieme alla ridotta deducibilità degli interessi passivi. La reintroduzione potrebbe essere calmierata con una limatura del già modesto rendimento figurativo (per il 2018 pari all'1,5%). (Franco Vernassa)

Imposte sul trust, seguire la Cassazione
Le incertezze sull'imposta di donazione rendono difficile il ricorso all'istituto del trust.

Occorrerebbe confermare per legge le conclusioni della Cassazione: tassazione immediata quando i beneficiari sono individuati, nessuna tassazione per i trust temporanei o autodichiarati. (Primo Ceppellini e Roberto Lugano)


Società di comodo da limitare
La norma sulle società di comodo ha oltre 25 anni. Ancora oggi le società fanno i conti con i rozzi parametri del 1994, che individuano le società potenzialmente di comodo sulla base di percentuali forfettarie applicate al valore fiscale dei beni posseduti.

Si potrebbe dunque limitare la disciplina delle società non operative o in perdita sistematica a quelle che generano redditi dallo sfruttamento passivo di assets (canoni di locazione e affitto di immobili, autovetture e imbarcazioni, beni immateriali e così via) derivanti da rapporti verso soci, familiari o parti correlate in genere. (Luca Gaiani)

Isa, nuovi indicatori in cerca di premi
Il sistema premiale degli Isa di fatto è del tutto inconsistente.

Occorre consegnare vantaggi contabili o fiscali sostanziali e non essenzialmente teorici. La sensazione dopo il primo anno di applicazione è che si tratti di un sistema le cui difficoltà applicative sono sproporzionate rispetto alle utilità ricavabili. (Gian Paolo Ranocchi)

Semplificare? Partire dall'Irap
Fin dalla sua nascita l'Irap ha creato problemi interpretativi a non finire. Creando un vasto contenzioso, che intasa le Commissioni tributarie e la Cassazione e ha un costo elevato.

Poiché non si può far a meno del gettito, si deve agire almeno a livello semplificatorio, eliminando l'imposta sostituendola con una addizionale dell'Ires. Per l'Irpef si potrebbe pensare a soglie numeriche oggettive. Sul contenzioso, perché non proporre una «definizione al contrario», in cui lo Stato offre un rimborso scaglionato a seconda di grado e esito del giudizio? (Giorgio Gavelli)


Favorire investimenti a lungo termine
La normativa sulla rivalutazione delle partecipazioni per le persone fisiche non imprenditori non è a regime. Gli investimenti a lungo termine sono ancora poco favoriti rispetto a quelli speculativi.

Per incentivare gli investimenti a lungo termine si potrebbe introdurre un meccanismo che differenziasse l'incidenza fiscale sulle plusvalenze e sui dividendi in funzione della durata dell'investimento. Ad esempio, sarebbe corretto fissare l'aliquota di tassazione in misura tale da annullare la doppia imposizione in presenza di dividendi che cadono nello scaglione del 27%; allo stato attuale questa percentuale si attesterebbe al 3,95%. (Marco Piazza)

Cooperative compliance più estesa
La cooperative compliance, per instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e contribuente, è limitata a una platea di contribuenti di rilevanti dimensioni.

È previsto che con decreto Mef siano stabiliti i criteri per individuare ulteriori contribuenti ammissibili. Sarebbe opportuno dare attuazione all'estensione a quei soggetti che di fatto coincidono con i grandi contribuenti (volume di affari o di ricavi superiore a cento milioni di euro). (Alessandro Germani)

Prorogare super e iper ammortamento
Super e iperammortamento andranno a scadere il 31 dicembre, con estensione al 30 giugno 2020 (per il superammortamento) o 31 dicembre 2020 (iperammoramento) in presenza di ordini vincolanti ed acconti del 20% effettuati entro
la fine del 2019.

La proroga deve essere una priorità, anche nell'ottica di proseguire il percorso intrapreso della trasformazione tecnologica e digitale delle imprese italiane. Nel prorogare l'iperammortamento, potrebbero essere rafforzati i meccanismi volti a favorire le Pmi – riproponendo percentuali di maggiorazione del costo fiscale del bene decrescenti al crescere degli investimenti – e andrebbero contestualmente prorogati (e auspicabilmente rafforzati) gli incentivi alla formazione 4.0 del personale dipendente. (Giacomo Albano)

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