Reddito di cittadinanza: sì a 905mila domande, 61% al Sud
Delle 905mila domande accolte dall’Inps, 793 mila riguardano nuclei percettori del reddito di cittadinanza ( 2,1 milioni di persone coinvolte), e 112 mila nuclei beneficiari della pensione di cittadinanza (128 mila persone coinvolte).
Il primo report dell’Inps aggiornato al 17 luglio evidenzia che i nuclei percettori si concentrano nelle regioni del Sud e delle Isole, dove vengono erogate il 61% delle prestazioni, segue il Nord (24%) e il Centro con il 15%. Guardando alle famiglie beneficiarie nel complesso 1,4 milioni risiedono al Sud e nelle Isole, 480mila al Nord e 308mila al Centro. La regione con il più alto numero di nuclei percettori di reddito e pensione di cittadinanza si conferma la Campania (19% delle prestazioni erogate), segue la Sicilia (17%), il Lazio e la Puglia (9%): in queste quattro regioni risiede il 54% dei nuclei beneficiari. Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico ritiene che «si arriverà a oltre un milione di domande accettate entro l’anno, dato molto vicino a quanto stimato che era di 1,2 milioni».
Nel 90% dei casi reddito e pensione di cittadinanza sono erogati ad un italiano, nel 6% ad un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 3% ad un cittadino europeo (nell’1% a familiari dei casi precedenti). Quanto all’importo percepito, ammonta a 526 euro per il reddito e 207 euro per la pensione di cittadinanza, guardando alla composizione familiare la classe modale è quella dei nuclei con un solo componente che percepiscono un importo mensile compreso tra 400 e 600 euro (169 mila).
Il 34% dei nuclei percettori di reddito di cittadinanza ha già percepito almeno una mensilità del reddito di inclusione tra gennaio 2018 e giugno 2019. L’Inps sottolinea che il 93% di questi nuclei percepisce un importo medio superiore a quello del Rei di circa 382 euro.