Agevolazioni

Revisione della disciplina degli interventi agevolati per le aree di crisi industriale

di Antonio Carlo Scacco

Nella Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre è stato pubblicato il decreto 30 agosto 2019 del ministero dello Sviluppo economico, recante la revisione delle condizioni e delle modalità per l'attuazione degli interventi agevolati per le aree di crisi industriale.

Obiettivo della riforma, secondo le parole del ministro dello Sviluppo economico, Patuanelli, è «sostenere le Pmi o le reti d'imprese che presenteranno progetti in grado di avviare una nuova fase industriale per queste aree e di creare nuove opportunità per i lavoratori presenti nei territori interessati».

Gli strumenti previsti che consentiranno di perseguire tale obiettivo sono molteplici: dall'abbassamento della soglia minima di investimento a 1 milione di euro, in modo da ampliare la platea delle imprese potenzialmente beneficiare, alla introduzione di una fast track (una corsia preferenziale) per i progetti di investimento strategico fino alla possibilità di cumulo dei contributi con altre forme di agevolazione fiscale e/o garanzie.

Interessate sono le aree di crisi industriale “complesse” e non complesse, queste ultime meno gravi rispetto a quelle riguardanti specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale (crisi complesse). In ogni caso di impatto significativo sullo sviluppo dei relativi territori e sull'occupazione.

Ammesse alle agevolazioni sono le società di capitali, ivi incluse quelle cooperative nonché le società consortili e le reti di imprese che utilizzano il contratto di rete. Quest'ultimo dovrà configurare una collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto all'articolazione delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto proposto.

Saranno agevolati i programmi di investimento concernenti nuove unità produttive con soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento, ovvero diretti all'ampliamento e/o alla riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione o nuovi processi.

Ammessi alle agevolazioni anche i programmi di investimento per la tutela ambientale (innalzamento della efficienza energetica, incremento della tutela ambientale, riciclaggio dei rifiuti eccetera).

Sotto il profilo strettamente lavoristico, i nuovi investimenti dovranno prevedere, tra gli altri requisiti, un programma occupazionale da realizzare entro 12 mesi dalla data di ultimazione del programma degli investimenti, caratterizzato da un incremento degli addetti (calcolato in unità lavorative anno, Ula).

Nei casi in cui l'intervento sia disciplinato da un apposito accordo di programma, i programmi occupazionali potranno essere diretti, qualora previsto dall'accordo stesso, anche al mantenimento del numero degli addetti dell'unità produttiva interessata dal programma di investimenti, purché la stessa sia operativa da almeno un biennio.

I soggetti che beneficeranno degli incentivi dovranno prioritariamente assumere lavoratori residenti nell'area di crisi che risultino percettori di Cig, ovvero risultino iscritti alle liste di mobilità, ovvero risultino disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo.

Previsti anche progetti per la formazione del personale purché strettamente coerenti con le finalità del programma d'investimento e/o di tutela ambientale e con il programma occupazionale.

Circa l’intensità delle agevolazioni, queste ultime saranno concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal General block exemption regulation (Gber), ossia il regolamento Ue 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato Ue. Le agevolazioni saranno erogate sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Una successiva circolare del Mise fornirà le relative modalità applicative.

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