Contrattazione

Tutele ai rider, in arrivo il decreto in versione soft

di Giorgio Pogliotti

Dai livelli minimi di tutela per i rider che effettuano consegne per conto delle piattaforme digitali, alle misure per le crisi aziendali complesse, alle stabilizzazioni dei precari di Anpal servizi. Sono i principali capitoli del decreto legge sulla “Tutela del lavoro e risoluzione di crisi aziendali” che il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, porterà oggi in Consiglio dei ministri.

Iniziamo dai rider: la norma si applica ai soli lavoratori impiegati nella consegna di beni per conto altrui in ambito urbano e con l’ausilio delle due ruote, anche per piattaforme digitali. Per questi lavoratori si riconosce la possibilità di utilizzare il cottimo misto, ovvero un importo pagato come lavoro a cottimo in aggiunta ad una retribuzione a tempo. Secondo il testo, «schemi retributivi modulari e incentivanti che tengano conto delle modalità di svolgimento della prestazione e dei diversi modelli organizzativi» possono «essere definiti dai contratti collettivi» in generale, senza però che si faccia alcun riferimento ai Ccnl stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative. La retribuzione base oraria è riconosciuta a condizione che per ciascuna ora lavorativa il lavoratore accetti almeno una chiamata. A prescindere dalla qualificazione giuridica del rapporto con l’impresa titolare della piattaforma digitale, i prestatori di lavoro devono avere la copertura assicurativa obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Resta da chiarire quando entreranno in vigore le norme perché il ministro Di Maio su Facebook ha annunciato: «Nella seconda, o terza settimana di agosto i rider passeranno dall’essere i lavoratori più sfruttati d’Italia a quelli che avranno tutele».Ma nel testo ultimato dai tecnici ministeriali è scritto che per queste norme è prevista l’entrata in vigore dopo 180 giorni dalla conversione in legge del decreto. Inoltre, al ministero del Lavoro verrà creato un osservatorio con rappresentanti dei datori di lavoro e lavoratori per verificare gli effetti delle nuove disposizioni e proporre eventuali modifiche, che sarà a costo zero per la finanza pubblica.

Il nuovo testo elaborato ha una impostazione più soft, ben differente rispetto alle versioni precedenti annunciate dallo stesso Di Maio che avevano un ambito applicativo molto più ampio. L’ultima versione (si veda «Il Sole 24 ore» del 26 giugno) trasformava in lavoro subordinato i rapporti di collaborazione con «prestazioni di lavoro prevalentemente personali, continuative e con modalità di esecuzione organizzate dal committente anche attraverso il ricorso a sistemi digitali».

Sul fronte delle aziende in crisi, il decreto assegna oltre 10 milioni da destinare a Whirlpool per salvare l’impianto napoletano con 412 dipendenti; le risorse dovrebbero servire a finanziare la decontribuzione per i contratti di solidarietà per realizzare il progetto di riconversione. Ci sarà la proroga della cassa integrazione per la Blutec di Termini Imerese, il sostegno alla riduzione dei costi dell’energia per l’ex Alcoa di Portovesme, per l’area di crisi di Isernia, con la prorga a dicembre dei progetti di Lsu in scadenza a ottobre. Quanto ai più di 150 tavoli di crisi aperti, la task force ministeriale di 5-6 persone viene potenziata con il decreto che finanzia l’assunzione di 16-20 esperti per l’Unità di crisi aziendali. Inoltre Anpal servizi che impiega 530 collaboratori e 137 tempi determinati, potrà stabilizzare i precari con i contratti in scadenza, nell’ambito «della riorganizzazione» legata al reddito di cittadinanza. Non ci saranno più le «procedure concorsuali riservate per titoli ed esami» ma «un percorso di assunzioni a tempo indeterminato», si legge nel testo. Resta in forse, infine, la norma che istituisce l’Iban per il fondo disabili a contribuzione libera per le agevolazioni alle aziende che assumono.

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