Contrattazione

Federdistribuzione uniforma il welfare per 180mila addetti

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di Cristina Casadei

La bilateralità si arricchisce del nuovo ente bilaterale nazionale della distribuzione moderna e organizzata. Ieri Federdistribuzione e i sindacati, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno fondato il nuovo organismo che era stato previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro siglato nel dicembre dello scorso anno. Il nuovo ente rappresenta il primo passo verso la creazione di una bilateralità ad hoc per le aziende della distribuzione moderna e organizzata che manterranno comunque la loro presenza in altri enti, come per esempio il Forte, il Fondo interprofessionale per la formazione continua delle aziende del terziario, ma che nel contempo stanno cercando di creare nuovi enti per i loro dipendenti (per oltre il 90% a tempo indeterminato).

«Insieme alle organizzazioni sindacali, si è realizzato un fatto importante – dice il presidente di Federdistribuzione, Claudio Gradara -. Non abbiamo solo dato attuazione a quanto stabilito nel nostro primo contratto collettivo nazionale di lavoro, ma abbiamo voluto mettere al centro dell’attenzione i lavoratori e le loro esigenze. La costituzione del nuovo Ente bilaterale nazionale è il primo passo di un percorso che, sempre ricercando la massima efficienza ed efficacia in collaborazione con i sindacati, ci porterà a configurare una prestazione di servizi che innalzerà concretamente il welfare per i lavoratori».

Per ora è una cornice all’interno della quale il lavoratore che ne avrà necessità troverà innovative e rilevanti condizioni di assistenza e supporto. I lavoratori a cui potenzialmente l’ente si rivolge sono 180mila. La sede sarà una e sarà Milano, per poter razionalizzare al massimo i costi di gestione. La struttura nazionale consentirà di ottimizzare le risorse disponibili e ridurre i costi di gestione, garantendo efficienza ed efficacia attraverso l’informatizzazione e l’utilizzo di processi digitali di semplice utilizzo da parte dei lavoratori. La copertura uniforme a livello nazionale delle prestazioni consentirà ai lavoratori di usufruire delle stesse opportunità, evitando gli interventi disomogenei di una gestione territoriale.

«Le nostre aziende sono attente al sistema che viene alimentato dai loro contributi e da quelli dei lavoratori e ingaggiate per poter essere efficienti - spiega Francesco Quattrone che guida l’area lavoro e le relazioni industriali della Federazione -. Ci sentiamo molto responsabilizzati a investire bene ogni euro che viene messo su questa materia».

Per la prima volta, dice Federdistribuzione, viene creato un ente a copertura nazionale che offrirà prestazioni di assistenza e welfare ai lavoratori delle grandi aziende del retail. Come dice Quattrone, «stiamo parlando di una vera e propria start up che noi consideriamo un incubatore dove poter creare servizi basati sulle reali necessità delle nostre persone: l’Ente offrirà i propri servizi e le prestazioni di welfare ai lavoratori del settore più bisognosi di supporto, con interventi particolari rivolti alla famiglia e alla maternità. Non dimentichiamoci che nei nostri punti vendita la metà degli addetti è donna».

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