Per gli addetti dei laterizi 75 euro sui minimi
Le aziende che producono laterizi hanno siglato ieri il rinnovo del contratto di lavoro dei loro 20mila addetti. Confindustria ceramica-settore laterizi e Assobeton hanno infatti siglato con FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil l’ipotesi di accordo che riconferma il modello salariale esistente con aumenti dei minimi tabellari, senza verifica ex post, e delle valutazioni dell’andamento storico specifico dei settori rappresentati. L’aumento che è stato deciso è di 75 euro sui minimi al parametro 136, suddiviso in tre tranche: 20 euro a partire dal 1° settembre 2019, 25 euro dal 1° luglio 2020 e 30 euro dal 1° luglio 2021. L’aumento complessivo del montante rispetto all’ultima tornata contrattuale sarà di 1.555 euro. Tra le novità ci sono l’articolo sul benessere organizzativo, il comitato bilaterale per il settore dei materiali da costruzioni, come nel contratto del cemento, nel cui ambito verranno trattati temi come quello sulla responsabilità sociale d’impresa, sulle pari opportunità e le discriminazioni di genere ed un percorso per analizzare ed aggiornare gli inquadramenti professionali. Al responsabile della conduzione delle centrali di betonaggio con almeno 2 anni di esperienza è stato riconosciuto da subito un livello superiore di inquadramento. Per le pari opportunità, alle donne che rientrano dalla maternità e ai lavoratori che richiedono congedi per gravi motivi familairi, viene riconosciuta la possibilità di accedere al lavoro part-time reversibile e viene prolungato il periodo di comporto per le donne vittime di violenza coinvolte in percorsi di recupero. La quota dei lavoratori a tempo determinato e in somministrazione è stata fissata al 20%, con la possibilità di portarla al 35%, se la somministrazione viene tenuta sotto al 10%. Per il welfare contrattuale, la contribuzione a carico delle aziende per il Fondo di previdenza complementare Arco salirà dall’1,70 % all’1,80 % a partire da luglio 2020.