Previdenza

Assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione: rivalutati i limiti di reddito

di Pietro Gremigni

L'Inps, con la circolare 31 dicembre 2015, n. 211, ha rivalutato i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione, nonché i limiti di reddito mensili per l'accertamento del carico ai fini dei diritto agli assegni stessi.

La disciplina degli assegni familiari si applica nei confronti dei coltivatori diretti, coloni, mezzadri e dei piccoli coltivatori diretti e dei pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.

Gli importi delle prestazioni sono pari a:
- 8,18 euro mensili per i coltivatori diretti, coloni, mezzadri per i figli ed equiparati;
- 10,21 euro mensili per i pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi e ai piccoli coltivatori diretti per il coniuge e i figli ed equiparati;
- 1,21 euro mensili per i piccoli coltivatori diretti per i genitori ed equiparati.

I limiti di reddito sono di due tipi:
-uno al di sopra del quale cessa il diritto agli assegni, in base alle tabelle allegate alla circolare dell'Inps;
-l'altro entro il quale deve collocarsi il reddito per avere diritto all'assegno.

I limiti di reddito mensili da considerare ai fini dell'accertamento del carico (non autosufficienza economica) e quindi del riconoscimento del diritto agli assegni familiari risultano così fissati per tutto l'anno 2016:
- 706,82 euro per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio od equiparato;
- 1236,94 euro per due genitori ed equiparati.

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