Al via le piattaforme digitali per il reddito di cittadinanza
Adottato il decreto del ministero del Lavoro 2 settembre 2019, numero 108, corredato dei relativi piani tecnici di attivazione, che istituisce il sistema informativo sul reddito di cittadinanza: ne dà notizia l'Anpal sul proprio sito web il 9 ottobre scorso.
Il sistema informativo, previsto dal decreto legge n. 4/2019, opera attraverso due apposite piattaforme digitali, entrambe dedicate al reddito di cittadinanza. Una prima, di pertinenza dell'Anpal, sarà dedicata alla attivazione e alla gestione dei patti del lavoro, ossia dei patti di servizio personalizzato sottoscritti dai beneficiari del reddito di cittadinanza destinati ad essere inseriti nel mondo del lavoro. Attraverso tale piattaforma i servizi per il lavoro comunicano con l'Anpal, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali e l'Inps.
All'interno di essa si prevede l’implementazione di un sistema per la gestione dei flussi dati amministrativi e della condizionalità e un sistema per la fruizione continua dei servizi di accompagnamento. Nel primo confluiranno i dati relativi ai beneficiari tenuti alla stipula del patto per il lavoro, alle comunicazioni pervenute da Inps relative ai casi di revoca o decadenza del beneficio, alle dichiarazione di immediata disponibilità (Did), i curricula vitae, la gestione degli appuntamenti e delle job vacancy ecc. . Nel secondo sistema confluiranno invece i dati relativi alle comunicazioni ai fini della condizionalità e alle comunicazione obbligatorie inerenti l'assunzione di beneficiari del reddito di cittadinanza assunti mediante offerte congrua nell'ambito del percorso sottoscritto con il patto per il lavoro.
La seconda piattaforma del sistema informativo, quella dedicata alla gestione della inclusione sociale, si compone di tre sezioni: un sistema gestionale dei patti per l'inclusione sociale, una sezione dedicata ai controlli anagrafici ed infine una sezione dedicata ai progetti utili alla collettività. Attraverso questa piattaforma i Comuni che si coordinano a livello di ambito territoriale comunicano con il Ministero e con l’Inps.
L'articolo 6 del decreto si occupa di disciplinare i vari aspetti di interoperabilità tra le stesse piattaforme e tra queste e i sistemi informativi già esistenti. In particolare dovranno essere gestite le comunicazioni da parte dei servizi competenti dei Comuni ai centri per l'impiego e di questi ultimi ai servizi competenti dei Comuni. Dovrà inoltre essere assicurato il coordinamento del lavoro tra gli operatori dei centri per l'impiego, i servizi sociali e gli altri servizi territoriali al fine di consentire la sottoscrizione dei patti per l'inclusione sociale.