Previdenza

In Cassa dottori redditi in lieve aumento

di Matteo Prioschi

Iscritti in crescita, proiezioni sulle riserve patrimoniali future rassicuranti, aumento dell’impegno sul fronte del welfare. Sono alcune delle indicazioni che emergono dalla seconda edizione del Reputational report realizzato dalla Cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti riferito al 2018.

L’ente previdenziale alla fine dell’anno scorso contava 68.552 iscritti, il 2% in più del 2017, il 65,3% in più rispetto al 2004. Le 2.291 nuove iscrizioni, si legge nel report, sono lo specchio di una scelta da parte dei giovani verso una professione che, nonostante le crescenti difficoltà di operare, risulta mantenere ancora elevati livelli di attrattività. A proposito di giovani e anziani, i pensionati sono 7.972 dei 68.552 iscritti e sono cresciuti del 96,3% dal 2004.

Ciononostante, il rapporto tra iscritti e pensionati è quasi pari a nove mentre, tanto per avere un riferimento, nell’Inps il valore è di 1,4. A questo indicatore si affianca il dato contenuto nel bilancio tecnico con la proiezione cinquantennale 2018-2067, secondo cui le riserve patrimoniali a fine periodo saranno in grado di coprire oltre l’80% dei debiti pensionistici maturati a quella data.

Accanto alla gestione strettamente previdenziale, la Cassa ha sviluppato un piano di welfare a tutela dei professionisti e delle loro famiglie che di recente si è arricchito della possibilità di accedere alla copertura di responsabilità civile professionale e alla tutela sanitaria gratuita per i tirocinanti che si pre-iscrivono alla Cassa. Inoltre quest’anno dovrebbe essere pubblicato il primo bando di concorso per l’erogazione di contributi a supporto di: avvio dell’attività, specializzazione, aggiornamento e sviluppo professionale.

Il valore delle prestazioni assistenziali erogate nel 2018 supera i 15 milioni di euro, da rapportare ai 14,2 milioni del 2017 e ai 9 milioni scarsi del 2014. Riguardano le indennità e i contributi a sostegno della maternità (8,6 milioni ), gli interventi economici a fronte di eventi straordinari, quelli a tutela della famiglia, nonché il supporto allo studio.

Il report fotografa anche la situazione economica della categoria, che nel 2018 ha dichiarato un volume d’affari di 7,3 miliardi di euro, in crescita del 2,4% sul 2017. Incremento del 2,1% per il reddito totale, mentre quello medio è passato da 64mila a 64.300 euro. «L’incremento, seppure contenuto, dei redditi e dei volumi d’affari medi - commenta Walter Anedda, presidente della Cassa - conferma la capacità dei dottori commercialisti di produrre reddito malgrado l’attuale periodo storico, adeguando le prestazioni fornite all’evoluzione del mercato».

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