Contrattazione

Dirigenti, ok al contratto In arrivo più welfare e tutele per i manager

di Giorgio Pogliotti

Più welfare e più tutele per i manager. Debuttano le politiche attive, attraverso la bilateralità, e aumenta il sostegno alla previdenza complementare nel nuovo contratto nazionale dei dirigenti sottoscritto ieri tra Confindustria e Federmanager con validità dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2023.

Il rinnovo valorizza la bilateralità contrattuale: l’associazione creata dalle parti, 4.Manager, riceverà dalle imprese 100 euro annui per dirigente in servizio, che serviranno a finanziare le iniziative di outplacement a favore dei manager di aziende associate al sistema di Confindustria coinvolti da ristrutturazioni o interessati da processi che comportino la risoluzione del rapporto di lavoro. Su richiesta del dirigente, dunque, si potrà attivare un percorso di outplacement, sostenuto da 4.Manager fino ad un massimo 3mila euro.

Sul versante economico, sono stati definiti i nuovi livelli del trattamento minimo complessivo di garanzia a 69mila euro a valere dal 2020, 72mila euro dal 2022, a 75mila euro dal 2023. Per la previdenza complementare, accanto alla conferma del limite complessivo dell’8% di contribuzione totale, dal 2020 aumenta il massimale contributivo da 150mila a 180mila euro. L’impresa, previo accordo con il dirigente, può farsi carico di una quota della contribuzione dovuta dal manager, fino al 3%. Dal 1° gennaio 2022 è prevista l’erogazione da parte delle imprese, di un contributo annuo di almeno 4.800 euro, con la possibilità dell’impresa di anticipare il versamento del contributo minimo. Sono state aumentate le coperture nel campo della sanità integrativa e della non autosufficienza a favore degli assistiti dal fondo contrattuale. È prevista la possibilità di istituire una seconda Gestione separata del Fasi per la non autosufficienza. È stato introdotto un articolo sulle pari opportunità con particolare attenzione all’equità retributiva tra dirigente uomo e donna.«Il rinnovo si caratterizza per la piena coerenza con i principi innovativi che da anni Confindustria e Federmanager stanno portando avanti», ha commentato Maurizio Stirpe, vice presidente di Confindustria. «Questo contratto - ha aggiunto - coniuga in modo virtuoso ed equilibrato le aspettative dei manager e le necessità delle imprese, valorizzando le scelte a favore del welfare contrattuale, delle politiche attive e della formazione». A dirsi «soddisfatto» è anche il presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla: «L’intesa - ha detto - va a vantaggio dei lavoratori dirigenti e delle imprese industriali in cui operano. Il nuovo Ccnl interviene in tutti gli aspetti chiave del rapporto di lavoro, valorizzando gli strumenti di welfare. Con piacere introduciamo due nuovi capitoli che riguardano le politiche attive e le pari opportunità. È un quadro contrattuale di portata innovativa e più solido nell’impianto, che testimonia la validità delle relazioni industriali e la capacità di anticipare l’evoluzione del ruolo manageriale».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©