Sulla somministrazione a termine fuori gioco le causali generiche
La Cassazione (sentenza 15547/2019) ha affermato che è legittima, nell’ambito di un contratto di somministrazione a tempo determinato, la causale per cui il ricorso da parte dell’utilizzatore alla manodopera temporanea interviene per sopperire ad attività che non possono essere evase utilizzando i dipendenti impiegati abitualmente.
Letteralmente, le ragioni aziendali indicate nel contratto di lavoro in regime di somministrazione a termine riportavano quanto segue: «inserimento di personale di supporto per attività di call center cui non possa farsi fronte con ricorso al normale assetto produttivo».
Ad avviso della Suprema corte la causale non è generica, né costituisce una tautologica ripetizione di formule tecniche, ma individua una concreta ed effettiva esigenza aziendale, di cui all’utilizzatore compete offrire la prova in giudizio, che legittima il contratto di somministrazione a termine.
La pronuncia della Suprema corte è stata resa in un contesto normativo nel quale, come previsto dall’allora vigente articolo 20, comma 4, del Dlgs 276/2003, la somministrazione di lavoro a tempo determinato era ammessa in presenza di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, quand’anche esse fossero riconducibili alla ordinaria attività dell’impresa utilizzatrice.
È inevitabile domandarsi se la Cassazione, nel mutato quadro normativo, potrebbe pervenire alle stesse conclusioni. La risposta appare segnata, in realtà, ed è di segno negativo, perché le nuove condizioni introdotte dal decreto dignità (Dl 87/2018 ) richiedono, quale elemento ulteriore rispetto al dato della temporaneità, che le esigenze dell’impresa utilizzatrice siano connesse a incrementi che non sono programmabili ab origine e che, inoltre, nel contesto della produttività aziendale abbiano consistenza significativa.
In questo mutato scenario si misura tutta la distanza che le nuove regole sulla somministrazione a tempo determinato hanno creato rispetto ai più evoluti approdi della giurisprudenza in materia di legittima apposizione delle causali ai contratti di lavoro con termine di durata.
Il Collegato lavoro in attesa dell’approvazione in Senato
di Andrea Musti, Jacopomaria Nannini