Rapporti di lavoro

L’Inail spiega i progetti per il ritorno al lavoro dei disabili

di Massimo Barghin

E' stata pubblicata dall'Inail la determina del Presidente n. 258 /2016, tramite la quale viene approvato il regolamento per il reinserimento e l'integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro.

La Determina richiama l'art. 1 comma 166 della Legge n. 190/2014, secondo cui sono attribuite all'Inail le competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, da realizzare:
- con progetti personalizzati mirati alla conservazione del posto di lavoro o alla ricerca di nuova occupazione;
- con interventi formativi di riqualificazione professionale (interventi di addestramento all'utilizzo delle postazioni di lavoro e delle attrezzature necessarie all'adempimento della prestazione lavorativa, nonché interventi di tutoraggio);
- con progetti per il superamento e per l'abbattimento delle barriere architettoniche sui luoghi di lavoro (interventi edilizi, impiantistici e domotici);
- con interventi di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro (interventi di adeguamento degli arredi, degli ausili e dei dispositivi tecnologici ed informatici).
La realizzazione di tali programmi è a carico del bilancio dell'INAIL, che annualmente provvede allo stanziamento di un montante di risorse finanziarie ad essi destinato. In particolare, le risorse stanziate sono già suddivise a monte in base alla tipologia di intervento.
Lo scopo di tali interventi si sostanzia nel garantire la continuità lavorativa di soggetti vittime di infortuni sul lavoro e tecnopatici, possibilmente mantenendo la stessa mansione o, in ultima istanza, una mansione differente rispetto a quella eseguita prima dell'evento infortunio.
Il Regolamento si rivolge ai lavoratori soggetti alla tutela INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, che abbiano subito una menomazione o un aggravamento delle proprie limitazioni alla capacità lavorativa, a seguito di infortunio, e che necessitino di un programma specifico di continuità della propria attività lavorativa.
Per poter attuare i programmi di reinserimento lavorativo dei soggetti con disabilità, un'apposita equipe elabora un progetto personalizzato, in cui si valuta in un'ottica psicofisica, funzionale e lavorativa il singolo soggetto. In questo senso, non si può prescindere dal punto di vista e dalla collaborazione del datore di lavoro, che dovrà garantire la piena coerenza fra il profilo del lavoratore disabile e il contesto organizzativo e produttivo aziendale. L'obiettivo che orienta tale progetto è sempre riconducibile alla garanzia di conservazione del posto di lavoro.
Il datore di lavoro deve rispettare le seguenti condizioni:
- essere in regola con l'iscrizione in pubblici Registri o Albi;
- non essere in stato di liquidazione volontaria;
- non essere sottoposto a procedure concorsuali;
- essere in regola con gli adempimenti contributivi e con gli obblighi assicurativi previsti per il rilascio del DURC;
- non aver riportato condanne penali.
Il datore di lavoro elabora il piano esecutivo del progetto di reinserimento del lavoratore, previa acquisizione di tre preventivi da parte di operatori economici, contenente tempi, costi e modalità di realizzazione del progetto, che viene successivamente approvato dalla Direzione Territoriale INAIL.

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