L'esperto rispondePrevidenza

Pace contributiva e gestione lavoro dipendente

di Gremigni Pietro

La domanda

Scriviamo per avere una delucidazione sulla determinazione dell'imponibile per il riscatto di periodi non coperti da contribuzione tramite pace contributiva. L' Inps specifica con circolare n.6/2020 che "la retribuzione di riferimento è quella assoggettata a contribuzione nei 12 mesi meno remoti". Nel caso in cui nei 12 mesi suddetti siano presenti sia periodi di naspi che periodi di lavoro dipendente, come viene determinata la base imponibile? la Naspi entra a far parte della base imponibile o il periodo di naspi viene neutralizzato? Es:Riscatto pace contributiva 4 anni.Nei 12 mesi precedenti la domanda risultano 1 mese da lavoro dipendente (imponibile 1.500) ed 11 mesi di naspi (imponibile fig. 10.000), quale sarà la base imponibile?

La retribuzione di riferimento, cui va applicata l' aliquota contributiva per calcolare l’onere di riscatto, è quella assoggettata a contribuzione nei dodici mesi meno remoti (andando a ritroso dalla data di presentazione dell'istanza di riscatto) per i quali sia stata versata dal datore di lavoro la contribuzione obbligatoria (INPS circ. 162/1997 e altre anche successive improntate allo stesso concetto). Pertanto nei 12 mesi meno remoti si devono riprendere le retribuzioni associate solo alla contribuzione obbligatoria versata dal datore di lavoro e non a quella figurativa connessa ad esempio alla Naspi. Andando a ritroso occorre escludere i periodi di Naspi e altri di accredito figurativo e recuperare solo la retribuzione imponibile su cui sono stati versati i contributi obbligatori.

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