Appalto e privacy
In merito alla responsabilità solidale tra committente e appaltatore nei contratti di appalto ed ai normali sfasamenti temporali relativi a rilascio e durata del DURC rispetto ai lavori in corso di esecuzione, si ritiene che, pur non trattandosi di un obbligo di legge e pertanto non sanzionato, per via di espressa previsione contrattuale (in caso contrario non esiste alcun obbligo), il committente potrà richiedere tutta la documentazione aggiuntiva necessaria all’appaltatore (ma questo vale anche nei confronti di subappaltatori), utile per non correre il rischio di dover rispondere in solido. Tra questi, oltre i modelli F24 attestanti i pagamenti di contributi assistenziali e previdenziali oltre delle trattenute fiscali, potrà essere richiesto anche copia del Libro Unico del Lavoro limitatamente ai dipendenti coinvolti nell’appalto e la documentazione di avvenuto pagamento delle retribuzioni. Va precisato che se l’appaltatore è in regola con tutti gli adempimenti nei confronti dei suoi dipendenti, il committente non si libera dal vincolo solidale. Attenzione alla privacy: secondo il Ministero del Lavoro (vedi risposta quesito n.18/B Vademecum sul LUL dicembre 2008) è lecito chiedere all’appaltatore dati retributivi dei propri dipendenti, purché dalla consegna di tali documenti non si possano evincere dati sensibili.