Artigiani in Puglia: da gennaio parte la nuova bilateralità
In Puglia un nuovo accordo per rilanciare la contrattazione collettiva regionale, il welfare neogizale e la Bilateralità del settore artigiano è stato sottoscritto tra le parti sociali.
Si tratta dell'Accordo quadro siglato il 14 settembre 2016 tra le articolazioni regionali di Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, Claai e di Cgil, Cisl, Uil.
L'accordo stabilisce l'introduzione, a partire dal 1° gennaio 2017, una nuova quota di contribuzione alla Bilateralità pugliese pari a 0,77 euro.
Pertanto, e tenuto conto delle pre-esistenti quote, le imprese che non rientrano nel campo di applicazione del Titolo I del D.Lgs. 148/2015, artigiane o che applicano i CCNL sottoscritti da Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, Claai, l'importo regionale di contribuzione alla Bilateralità sarà elevato a 2,35 euro, ai quali va aggiunta la quota nazionale pari a 7,65 euro, per un totale di 10,00 euro mensili, per 12 mensilità. Viene comunque precisato che tali imprese dovranno rispettare il versamento a FSBA secondo la ripartizione 0,45%-0,15% a carico azienda e lavoratore.
Per le imprese che invece rientrano nel campo di applicazione del Titolo I del D.Lgs. 148/2015 che applicano i CCNL sottoscritti da Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, Claai, l'importo regionale di contribuzione alla Bilateralità sarà elevato a 2,35 euro, ai quali va aggiunta la quota nazionale pari a 10,42, per un totale di 12,77 euro mensili, per 12 mensilità.
Le nuove risorse andranno a finanziare prestazioni di welfare contrattuale a favore dei lavoratori e degli imprenditori che saranno definite dai contratti collettivi regionali di lavoro.
L'intesa prevede inoltre un'implementazione delle prestazioni di assistenza sanitaria integrativa già previste dai nomenclatori nazionali (San.Arti.), a vantaggio dei lavoratori e degli imprenditori pugliesi.
Con riferimento alla platea dei lavoratori individuati dagli accordi e contratti collettivi nazionali, tali prestazioni di welfare sanitario integrativo regionale saranno fruibili a fronte del versamento di una quota di contribuzione che sarà definita da un successivo accordo, e comunque non oltre i 2,58 euro, che si aggiungeranno ai 10,42 euro dovuti al fondo San.Arti.
Il mancato versamento della quota regionale determinerà l'obbligo per il datore di lavoro di erogare un importo forfettario mensile pari a 4 euro, che si aggiunge all'E.A.R. di 25 euro già previsto dagli accordi e contratti collettivi nazionali dell'Artigianato, per un importo complessivo pari a 29 euro per 13 mensilità.
Uno degli aspetti più innovativi dell'accordo è la costituzione presso l'EBAP, l'Ente Bilaterale dell'Artigianato Puglia, di una Commissione che si occuperà della certificazione dei contratti di lavoro ai sensi dell'artt. 76 ss. del d.lgs. 276/2003.
La Commissione sarà composta esclusivamente da esponenti individuati dagli Ordini Professionali, dalle Università e dalle Direzioni Provinciali del lavoro operanti in Puglia.