Proroga del contratto a termine e modifica orario
Il Ministero (cfr. circolare 31 ottobre 2018, n. 17) ha precisato che “la proroga presuppone che restino invariate le ragioni che avevano giustificato inizialmente l'assunzione a termine, fatta eccezione per la necessità di prorogarne la durata entro il termine di scadenza …”. Nulla invece risulta quanto alla modifica dell'orario di lavoro. A nostro parere, tale proroga con la modifica dell'orario (non sappiamo se in aumento o in diminuzione) può essere concordata per iscritto con il dipendente interessato. Tuttavia, per maggior tranquillità, pare preferibile un “rinnovo”, ossia un vero e proprio nuovo contratto il quale, in virtù della disciplina derogatoria per Covid attualmente in vigore, può essere stipulato senza dover rispettare il cd. stop and go (e quindi anche il giorno successivo alla scadenza del rapporto precedente) e senza indicare la causale.
Impatriati: regime transitorio
di Marcello Ascenzi
Welfare aziendale e welfare pubblico non riscosso
di Roberto Vinciarelli
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