Agevolazioni

Aree di crisi industriale complessa: prorogati nel 2022 gli ammortizzatori sociali

Per completare i piani di recupero occupazionale avviati dalle aziende operanti nelle c.d. aree di crisi industriale complessa, si intendono implicitamente prorogati e rifinanziati anche per l'anno 2022 i trattamenti di CIGS e mobilità in deroga

di Alberto Rozza

L'Inps, con il messaggio 3295/2022, ha affermato che si devono intendere implicitamente prorogati e rifinanziati anche per il 2022 i trattamenti di integrazione salariale straordinaria (articolo 44, comma 11-bis, del Dlgs 148/2015 e articolo 1, commi 140 e 141 della legge 205/2017) e di mobilità in deroga (articolo 25-ter del Dl 119/2018) destinati al completamento dei piani di recupero occupazionale avviati nelle aree di crisi industriale complessa.

Ciò a fronte di quanto stabilito dalla legge 234/2021, che ha stanziato a tale scopo risorse per 60 milioni di euro per quest’anno e dell’indicazione del ministero del Lavoro secondo cui, pur in assenza di una proroga specifica dei singoli ammortizzatori sociali, è consentito l'utilizzo delle risorse stanziate per tutti gli interventi che traggono origine dall'articolo 1, comma 289, della legge 178/2020.Infatti, quest'ultima disposizione normativa aveva stanziato risorse, destinate alle citate finalità, per il solo anno 2021.

L'Inps coglie l'occasione per ricordare che la normativa in materia di trattamenti di mobilità prevede che a ogni singolo lavoratore può essere concesso un periodo massimo di 12 mesi di mobilità in deroga, purché risulti beneficiario di tale trattamento, sia esso ordinario o in deroga, a condizione che ai medesimi lavoratori siano contestualmente applicate le misure di politica attiva individuate in un apposito piano regionale da comunicare all'Anpal e al ministero del Lavoro.Pertanto, dal suddetto quadro normativo emerge che a un lavoratore già beneficiario di un trattamento di mobilità in deroga/ordinaria, possano essere concessi ulteriori 12 mesi, fermo restando il requisito della continuità.

Riguardo alle modalità operative, Inps richiama le circolari 159/2017 e 90/2018, secondo cui il pagamento della prestazione di mobilità in deroga è subordinata alla presentazione da parte del beneficiario di un'apposita domanda online. L’istituto di previdenza dovrà inserire nella procedura di pagamento della prestazione specifici codici d'intervento a seconda della Regione che ha disposto il provvedimento di concessione.Il riparto delle risorse tra le Regioni è avvenuto adopera del decreto interministeriale 9 marzo 2022. Gli importi sono state assegnate alle Regioni sulla base dei fabbisogni che le stesse hanno comunicato. Dei 60 milioni di euro, le maggiori risorse sono state riconosciute a Lazio, Campania e Sardegna.

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