Quando scatta l’obbligo di depositare il contratto aziendale
L’articolo 14 del Dlgs 151/2015 stabilisce le disposizioni in materia di «Deposito contratti collettivi aziendali o territoriali». La disposizione prevede che i benefici contributivi o fiscali e le altre agevolazioni connesse con la stipula di contratti collettivi aziendali o territoriali sono riconosciuti a condizione che tali contratti siano depositati in via telematica presso la Direzione territoriale del lavoro competente, che li mette a disposizione, con le medesime modalità, delle altre amministrazioni ed enti pubblici interessati”. Dall’analisi del testo normativo si evince che il deposito dei contratti collettivi anche subnazionale sia connesso a qualsiasi tipologia di beneficio non soltanto a carattere contributivo e fiscale ma anche di altra natura. La norma parla infatti di “altre agevolazioni”. Tali benefici possono avere anche una rilevanza economica o normativa in quanto, ad esempio, possono riguardare una maggiore flessibilità nel contratto a termine o in quello part-time attraverso disposizioni derogatorie della legge. Si pensi all’incremento alla deroga sulla durata dei rapporti di lavoro a tempo determinato intercorsi tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore, per effetto di una successione di contratti, conclusi per lo svolgimento di mansioni di pari livello e categoria legale e indipendentemente dai periodi di interruzione tra un contratto e l’altro prevista dall’art. 19, comma 2, del D.Lgs. n. 81/2015. Pertanto tutte le volte che direttamente o indirettamente il soggetto datoriale individua un beneficio dalla stipula di un accordo negoziale è tenuto al deposito del contratto. Peraltro le disposizioni che impongono il deposito dei contratti aziendali o territoriali sui premi di risultato detassabili sono da individuarsi nell’ambito dell’art. 5 del D.I. 25 marzo 2016.