Agevolazioni

Sono già molte migliaia le istanze per i bonus presentate alle Casse di previdenza

di Federica Micardi

Sono diverse migliaia le domande arrivate ieri alle Casse di previdenza per i bonus di 200 e 150 euro previsti dai decreti Aiuti (Dl 50/2022), Aiuti-bis (Dl 115/2022) e Aiuti-ter (Dl 144/2022).

Alle 12.30 Cassa forense registrava già 5mila richieste, nel tardo pomeriggio Cassa psicologi ne ha rilevate 8mila e Cassa dottori commercialisti 8.500, solo per citarne alcune.

Il 26 settembre dalle 12, infatti, si è aperta la possibilità di inoltrare la richiesta (unica per entrambi i bonus), dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale 224 del 24 settembre del decreto 19 agosto 2022 che ne stabilisce le regole per l’erogazione.

La richiesta dei 200 euro può essere presentata da coloro che risultano iscritti (con partita Iva e attività avviata) alla data del 18 maggio 2022 e che nell’anno 2021 hanno dichiarato un reddito complessivo non superiore a 35mila euro. Chi, invece, ha un reddito complessivo non superiore a 20mila euro ha diritto anche all’integrazione di ulteriori 150 euro stabilita dal decreto Aiuti-ter pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 223 del 23 settembre. Come reddito complessivo si intende quello rilevato nel modello Redditi PF 2022, dato dalla sommatoria dei redditi contenuta nel quadro RN, rigo RN1, colonna 1, al netto dei contributi previdenziali obbligatori e del reddito fondiario dell’abitazione principale (rigo RN 2).

Le domande vanno inoltrate alla propria Cassa di previdenza attraverso l’area riservata (chi è iscritto anche all’Inps dovrà inoltrare la domanda solo all’Istituto).

Alla domanda bisogna allegare in formato Pdf un documento di identità valido e il codice fiscale (presente sulla tessera sanitaria); va inoltre indicato il codice Iban del conto bancario o postale su cui verrà accreditata la cifra di competenza.

Per il bonus di 200 euro il decreto Aiuti-bis ha previsto lo stanziamento di 600 milioni di euro, di cui 95,6 milioni per le Casse di previdenza dei professionisti. Per l’incremento di 150 euro dell’indennità una tantum deciso dal decreto Aiuti-ter sono stati stanziati 412,5 milioni, ma non è stata specificata la quota parte di spettanza delle Casse.

Per inoltrare la domanda non bisogna essere titolari di una pensione. A questo proposito Cassa dottori commercialisti sul proprio sito precisa che è comunque data la possibilità di presentare domanda di indennità una tantum anche ai titolari di pensione con decorrenza successiva al 30 giugno 2022 (esclusi dall’indennità una tantum di 200 euro per i pensionati di cui all’articolo 32 del Dl 50/2022) per il cui accoglimento la Cassa ha necessità di ulteriori indicazioni. Una precisazione necessaria per evitare che chi è andato in pensione negli ultimi mesi si trovi “scoperto”.

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