Contrattazione

Istat: in calo il lavoro stabile

di N.T.

Il terzo trimestre dell’anno riserva una nuova brutta sorpresa per l’economia italiana. Non solo il Pil è calato, ma lo stesso andamento viene registrato anche dall’occupazione, che si contrae dello 0,2%. Tra luglio e settembre del 2018 - secondo la nota flash dell’Istat sul mercato del lavoro - gli occupati in Italia sono diminuiti di 52mila unità (non accadeva dal primo trimestre 2015 - a luglio è entrato in vigore il decreto dignità). A calare è specie il lavoro stabile, quello a tempo indeterminato che vede una contrazione di 98 mila dipendenti, con una flessione dello 0,7%. Si riducono anche i lavoratori indipendenti (-28 mila). Queste flessioni sono invece compensate dalla crescita dei lavoratori a termine: nel trimestre sono aumentati di 74 mila unità, superando quota 3,1 milioni e toccando un nuovo record. Su base congiunturale si rileva anche la diminuzione del tasso di disoccupazione di 0,5 punti percentuali, al 10,2%. In aumento la quota degli inattivi (+0,4 punti, al 34,5%).

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