Via libera al Dlgs fondi pensione: più rigore su controlli e governance
Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legislativo che attua la direttiva Ue 016/2341 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2016, relativa alle attività e alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali o professionali. Il decreto riguarda i fondi pensione privati, di secondo pilastro, non finanziati per mezzo di accantonamento a riserva contabile, e si concentra prevalentemente sulla governance, la gestione dei rischi e la comunicazione agli iscritti, intervenendo sul Dlgs 252/05, che disciplina le forme pensionistiche complementari.
Sul fronte della governance si stabilisce che i fondi pensioni dovranno dotarsi di un processo che assicuri una gestione sana e prudente, istituendo una funzione di revisione interna che verifichi la correttezza dei processi gestionali. I programmi dovranno, inoltre, dotarsi anche di un efficace sistema di gestione dei rischi. Per quanto diverse funzioni e attività possano venire esternalizzate, si stabilisce che la responsabilità finale deve rimanere comunque in capo ai fondi, i quali, in linea generale dovranno essere amministrati effettivamente da almeno due persone. Le modalità di gestione del rischio, la revisione interna, l’attività attuariale, se rilevante, nonchè l’esternalizzazione delle attività dovranno essere stabilite in forma scritta. Particolare attenzione dovrà essere, infine, dedicata alla comunicazione agli iscritti di tutte le informazioni principali.