Aziende agricole senza alternativa
La nota del ministero del Lavoro diffusa ieri non risolve la grave situazione in cui si trova dal 17 marzo il
Una ipotesi, quest’ultima, che tuttavia non sembra incontrare il favore di migliaia di lavoratori stagionali, in particolare di pensionati e cassaintegrati che, con i lavori in campagna, avevano una integrazione al reddito senza andare incontro alle forche caudine del cumulo e, quindi, della dichiarazione di reddito aggiuntivo e contributi da versare.
Secondo l’organizzazione agricola, per il settore si è aperto un vuoto normativo « e al momento - sottolineano - non ci sono soluzioni immediate in vista». Il sistema dei voucher in agricoltura ha funzionato e dato buoni risultati. Applicato, ricorda la Coldiretti, per la prima volta nel 2008 in occasione della vendemmia, nel corso degli anni ha dato la possibilità a migliaia di studenti, pensionati e anche disoccupati o cassaintegrati di trovare un’occupazione stagionale e una fonte alternativa di reddito. Coldiretti valuta in almeno 50mila le persone che utilizzano i voucher per lavori stagionali in campagna, per un monte lavoro di 350mila giornate e due milioni di buoni acquistati dalle aziende.
«Ora e in particolare al Sud - aggiungono i tecnici di Coldiretti - è alle porte l’avvio delle grandi campagne di raccolta dei prodotti orticoli e delle primizie di frutta. Migliaia di aziende agricole non sanno cosa rispondere ai lavoratori stagionali che si stanno presentando ai loro cancelli. Per esse è assolutamente urgente un provvedimento ad hoc per l’agricoltura, per dare sicurezza ai datori di lavoro e garanzia alla manodopera».
Nei giorni scorsi Coldiretti aveva spiegato che «con la sospensione improvvisa della vendita dei voucher nelle tabaccherie, l’annunciata fase transitoria per consentire l’utilizzo dei voucher fino al 31 dicembre si traduce in una farsa che danneggia imprese e lavoratori. Un incomprensibile zelo burocratico ha impedito dal fine settimana l’acquisto dei voucher da utilizzare nel periodo transitorio che così viene di fatto vanificato».