Rapporti di lavoro

A Palazzo Beltrami tra opere d’arte e smart working

di C.Cas.

È quando le trasformazioni dei luoghi di lavoro devono entrare nei palazzi antichi, che trasudano storia da ogni pietruzza dei loro seminati, dove sapienti mani hanno realizzato disegni che dopo secoli fanno ancora gridare alla meraviglia, che l’operazione è più complessa. Le modifiche arrivano infatti su un patrimonio che, al di là dei vincoli delle Belle arti, va preservato, come è accaduto per palazzo Beltrami in piazza della Scala, all’angolo con via Manzoni, a Milano dove aveva sede la Banca commerciale italiana. E poi i confinanti palazzo Brentani, Canonica e Anguissola, costruiti tra il tardo settecento e il novecento. Qui Intesa Sanpaolo ha creato un luogo ibrido. Aperto alla città al piano terra, dove sono ospitate le Gallerie d’Italia e la collezione dell’800, da Canova a Boccioni, e luogo di lavoro dei banker ai piani alti.

Partendo dall’area aperta al pubblico, lo spazio museale di Gallerie è il frutto della trasformazione di alcune ale degli storici palazzi citati, in luoghi di cultura con le esposizioni, i laboratori che ospitano appassionati d’arte a vario livello e studenti di tutte le scuole. E poi il bookshop e la caffetteria dove sicuramente si discute di arte, ma non solo. Spesso scendono in caffetteria anche i banker che, quando si trovano in sede, si fermano ai tavoli dello spazio molto riservato, proprio dove palazzo Beltrami fa angolo con via Manzoni, per parlare d’affari o per incontrare un cliente. Questi antichi palazzi sono infatti la sede di lavoro di 1.600 risorse appartenenti alla Divisione Corporate - Investment Banking e a Banca IMI, strutture dedicate principalmente a seguire i clienti corporate del Gruppo, le operazioni societarie di M&A, di quotazione, Capital Market, ristrutturazione societaria.

Si sale. E salendo il nuovo a poco a poco prende il sopravvento, soprattutto all’ultimo piano dove è stato recuperato lo spazio del sottotetto e la terrazza panoramica esterna da adibire ad eventi che consente di apprezzare lo skyline cittadino con affaccio diretto sui principali monumenti ed edifici iconici del centro città. Ad affacciarsi sembra di poter afferrare le guglie del Duomo con le mani, ma lasciando un momento da parte il panorama, si capisce che è stato sviluppato un prototipo di uffici in grado di soddisfare le esigenze di lavoro flessibile con ambienti operativi, di aggregazione, di decompressione, per incontri riservati e per eventi, con particolare attenzione alla flessibilità degli spazi che si adeguano alle mutevoli esigenze di fruizione. A partire da un palazzo antico del centro storico di Milano.

Gli interventi di riqualificazione hanno trasformato gli ambienti nobiliari precedentemente destinati ad uffici, in luoghi di cultura artistica aperti al pubblico e in luoghi di lavoro più funzionali. In questi spazi è stato infatti implementato un innovativo lay out aderente alle sempre crescenti esigenze di smart working secondo un modello di lavoro che sta entrando rapidamente a far parte del dna del gruppo Intesa Sanpaolo. Così gli spazi che fino a poco tempo fa avevano un’impronta ministeriale, oggi appaiono assai moderni e, in certe loro espressioni gioiose come lo è il biliardino nell’area che ospita il living e la cucina, o gli angoli di decompressione, svelano come lo spazio è stato ripensato adattandolo al volto più umano del lavoro, del team building e della relazione.

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