Agevolazioni

Prenotazioni aperte per gli incentivi alle assunzioni 2017

di Ornella Lacqua e Alessandro Rota Porta

Il quadro di regole per accedere ai bonus 2017 per il Sud e i giovani è ormai completo: dopo le circolari Inps 40 e 41, lo stesso istituto, con il messaggio 1171 del 15 marzo scorso, ha fornito la modulistica online per far partire le domande.

Sebbene siano diversi i soggetti che possono portare in dote le due agevolazioni, il sistema per accedervi ha alcuni tratti in comune.

Partendo dai destinatari, l’incentivo può essere riconosciuto a tutti i datori di lavoro privati che assumono personale (indicato dai decreti direttoriali istitutivi degli incentivi) senza esservi tenuti, a prescindere dalla circostanza che siano imprenditori: lo stesso articolo 31, del Dlgs 150/2015 stabilisce che le agevolazioni non spettano se l’assunzione scaturisce da un obbligo di natura legale o contrattuale.

Alcuni rapporti di lavoro non possono dare luogo ai vantaggi contributivi per nessuno dei due bonus:

il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore;

l’apprendistato di alta formazione e di ricerca;

il contratto di lavoro domestico;

il contratto intermittente.

In favore dello stesso lavoratore, l’incentivo può essere riconosciuto per un solo rapporto. Dopo una prima concessione, l’Inps, pertanto, non rilascia nuove autorizzazioni per nuove assunzioni effettuate dallo stesso o da altro datore di lavoro, a prescindere dalla causa di cessazione del precedente rapporto e dall’entità dell’effettiva fruizione del beneficio.

Questa disposizione è molto stringente e di non facile verifica da parte dei datori di lavoro, i quali potranno limitarsi a richiedere dichiarazioni di responsabilità ai lavoratori interessati (che potrebbero anche non essere a conoscenza di questi aspetti).

La prenotazione

Per non incorrere nel mancato accesso al bonus, sarà opportuno che i datori prenotino il beneficio, utilizzando la procedura telematica dell’Inps , con il modulo di istanza online «Occ.Giov», disponibile sul sito Inps.

Generalmente, entro il giorno successivo all’invio, l’istituto verifica la disponibilità residua della risorsa e informa (sempre in modalità telematica) che è stato prenotato l’incentivo in favore del datore.

Se l’istanza di prenotazione viene accolta, il datore – entro sette giorni dalla comunicazione Inps – deve effettuare l’assunzione e i successivi adempimenti previsti.

Il sistema è a domanda per entrambi i bonus (essendo stata stanziata una dote ad hoc di risorse): procedere con la prenotazione porta il datore di lavoro coinvolto a conoscere a priori l’effettiva disponibilità dei fondi.

Peraltro, l’accesso ai bonus – tra le altre condizioni – è subordinato al rispetto dei requisiti dettati dall’articolo 31, del Dlgs 150/2015 nonché della regolarità prevista dall’articolo 1, commi 1175 e 1176, della legge 296/2006.

La fruizione

L’effettivo godimento degli incentivi – che va operato mediante conguaglio con le denunce contributive Uniemens utilizzando i codici indicati nelle circolari 40 e 41 – può essere sospeso esclusivamente nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità, consentendo il differimento temporale del periodo di fruizione. Pur se non specificato, si presume che anche l’astensione anticipata possa essere trattata alla stessa stregua.

In ogni caso, questi bonus vanno fruiti, a pena di decadenza, entro il 28 febbraio 2019.

L’incentivo da attuare

Infine, merita accennare a un altro bonus entrato in vigore sempre dal 1° gennaio di quest’anno, ossia quello introdotto dalla legge 232/2016 a favore dei datori di lavoro privati che assumono, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018, a tempo indeterminato, studenti che abbiano svolto attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato presso il medesimo datore di lavoro.

L’incentivo consiste nell’esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori, nel limite massimo di 3.250 euro su base annua, per un periodo massimo di 36 mesi. Per l’effettivo godimento occorre però attendere le istruzioni dell’Inps.

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