Assegni nucleo familiare su pensioni pubbliche, verificati dall’Inps i redditi 2014
È stata completata la verifica reddituale, da parte dell'Inps, degli assegni per il nucleo familiare, corrisposti dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016 sulle pensioni delle gestioni pubbliche.
Ne dà notizia l'Istituto con il messaggio 4265 del 30 ottobre 2017, ricordando che sulla materia trova applicazione la normativa prevista dalla legge 153/1988 secondo cui l'erogazione della prestazione è correlata al reddito conseguito nell'anno solare antecedente al primo luglio di ciascun anno. Ne deriva che, la verifica è stata effettuata sui redditi dell'anno 2014.
In particolare sono stati oggetto di confronto i redditi presuntivi, sulla base dei quali sono state anticipate le prestazioni, e i redditi consuntivi sulla base dei quali consolidare il diritto e la misura della prestazione. Le verifiche sono state effettuate sulla base dei redditi relativi all'anno 2014 registrati nel casellario centrale dei pensionati e di quelli trasmessi dall'agenzia delle Entrate.
Nell'ipotesi in cui dal confronto citato siano risultati corrisposti importi superiori a quelli effettivamente dovuti, è stato quantificato il debito e impostato il relativo recupero rateale, con un massimo di 60 rate, a partire dalla rateo di marzo 2018. La trattenuta viene determinata in misura pari a un quinto dell'importo lordo mensile della pensione, comprensiva anche dell'indennità integrativa speciale se corrisposta come emolumento a sé stante. L'eventuale importo incapiente sarà recuperato, se il pensionato sia titolare anche di altra pensione diretta della gestione pubblica, anche su tale trattamento; se non ha altre pensioni, concordando con il pensionato le modalità di restituzione su convocazione della sede.
Il debito e le relative modalità di recupero vengono notificate agli interessati, con apposita comunicazione inviata a livello centrale con raccomandata con ricevuta di ritorno. Entro 30 giorni dalla notifica il pensionato può contattare la sede di gestione della pensione e produrre ogni documentazione utile alla eventuale rettifica della situazione reddituale accertata dall'Inps.
L'Inps fa presente che, la campagna reddituale opera ai soli fini della verifica reddituale della prestazione; infatti, i presupposti giuridici per il riconoscimento del diritto devono essere verificati dalle sedi, le quali dovranno tempestivamente provvedere ad acquisire tutte le variazioni che incidono sul diritto e sulla misura dell'assegno. In particolare, è necessario procedere alla modifica della composizione del nucleo familiare al momento del compimento del 18° anno d'età dei figli o equiparati; alla cessazione dell'assegno quando il reddito da lavoro dipendente, pensione o altra prestazione previdenziale derivante da lavoro dipendente sia inferiore al 70% del reddito complessivo del nucleo familiare.