Per le prestazioni assistenziali i ricoveri non vanno comunicati all’Inps
I beneficiari di prestazioni assistenziali da parte dell'Inps non devono inviare il modello Icric relativo a eventuali ricoveri avvenuti nel 2017. Questa la novità che emerge dal messaggio 4443/2018 pubblicato ieri dall'Inps e relativo allo schema di convenzione tra l'istituto di previdenza e i Caf per il servizio di raccolta e trasmissione delle dichiarazioni reddituali e di responsabilità.
L'Inps informa che con la campagna Red ordinaria 2018 verrà chiesta la dichiarazione annuale dei redditi riferiti al 2017 a quei cittadini che beneficiano di prestazioni previdenziali e/o assistenziali collegate al reddito. Con la campagna Red solleciti 2017, invece, saranno chiesti di nuovo i redditi 2016 ai cittadini che non hanno ancora assolto l'obbligo. Inoltre la campagna Inv Civ ordinaria 2018 riguarda le informazioni per la verifica della permanenza della titolarità del diritto alle prestazioni in godimento e contemporaneamente sarà effettuata la campagna Inv Civ solleciti 2017.
In merito ai ricoveri avvenuti nel 2017, e quindi per le dichiarazioni di responsabilità, il messaggio 4443/2018 informa che sono state escluse dalla convenzione con Caf e altri soggetti abilitati le relative dichiarazioni. Le informazioni relative a eventuali ricoveri rilevano perché la permanenza superiore a 29 giorni in strutture con onere a carico del servizio sanitario nazionale determina la sospensione o la riduzione di alcune prestazioni erogate dall'Inps.
L'esclusione dalla convenzione, spiegano dalla Consulta dei Caf, è conseguenza della convenzione stipulata tra l'Inps e il ministero della Salute, in base a cui l'istituto di previdenza riceverà direttamente le informazioni necessarie dalle banche dati ministeriali in merito allo stato di ricovero dei titolari di indennità di accompagnamento, indennità di frequenza, assegno sociale e assegno sociale sostitutivo di invalidità civile. Il modello Icric quindi non verrà inviato ai diretti interessati, che non dovranno fare nulla. Tuttavia, evidenzia la Consulta dei Caf, nessuno avvisa queste persone della novità e quindi c'è il rischio che si attivino contattando i Centri di assistenza o le sedi Inps. Però per ridurre il disagio i singoli Caf si sono mossi per contattare le persone che già avevano preso appuntamento. Peraltro il messaggio sottolinea che «viene comunque lasciata la facoltà al cittadino di poter rendere tale comunicazioni», utilizzato il sito internet dell'Inps, il call center o presso le sedi territoriali.
L'8 marzo scorso l’Inps ha dato notizia della sottoscrizione della convenzione con il ministero della Salute, «per la comunicazione dello stato di ricovero dei titolari di indennità di accompagnamento, indennità di frequenza, assegno sociale e assegno sociale sostitutivo di invalidità civile». L'acquisizione diretta delle informazioni, oltre a ridurre gli adempimenti per i cittadini, determinano un risparmio stimato dall'istituto di previdenza fino a 9 milioni di euro all'anno, corrispondente ai rimborsi riconosciuti ai Caf per la presentazione dei moduli Icric.