Arredamenti più flessibili per l’ufficio che cambia
Il mondo del lavoro è attraversato da cambiamenti rivoluzionari – resi possibili dalle nuove tecnologie – e le aziende che producono mobili o soluzioni per gli ambienti di lavoro si sono adeguate, anche per rilanciarsi dopo la crisi che, più ancora di altri settori dell’arredo, le ha colpite dopo il 2007.
La tendenza è quella di creare spazi che siano sempre meno sequenze di scrivanie, sedie e armadietti, e sempre più luoghi condivisi, dove far circolare le persone e le idee.
Le imprese hanno investito in ricerca di prodotto e tecnologica, per creare arredi e soluzioni «smart», ovvero mobili interconnessi, capaci di mutare le proprie caratteristiche a seconda delle esigenze dell’utente o della situazione, ma anche soluzioni di arredo che tengano conto del benessere di chi lavora. Dunque, sedie ergonomiche sempre più funzionali, come quelle progettate da Sedus e presentate all’ultima edizione di Workplace 3.0, l’anno scorso, all’interno del Salone del Mobile di Milano.
Ma anche pannelli fonoassorbenti applicati alle postazioni di lavoro, per garantire privacy e tranquillità anche in ambienti open space – sempre più diffusi nelle aziende – o di coworking, tra cui quelli progettati da Caimi Brevetti, BuzziSpace o Arper. Quest’ultima presenterà al Salone di quest’anno Kiik, un sistema modulare di sedute e tavolini pensato per spazi di attesa o ambienti di coworking, facilmente modificabile e adattabile alle diverse esigenze.
E poi ci sono i mobili intelligenti in senso stretto, come il sistema «Io.T» di Tecno, che prevede tra le altre soluzioni una scrivania capace di riconoscere – attraverso un semplice dispositivo elettronico – la persona che la sta utilizzando in un determinato momento, mutando il suo assetto al bisogno.
Infine il fronte benessere, con l’azienda trentina Starpool Wellness Concept che l’anno scorso ha realizzato il progetto Wellness Concept @work in cui il lettino per il dry floating Zerobody si collega a un’app per favorire la concentrazione. Dieffebi, invece, ha inserito all’interno di contenitori modulari alcuni vasi «smart» che, grazie a una particolare tecnologie, amplificano le naturali proprietà delle piante di purificazione dell’aria.