Previdenza

Dalle pensioni un aiuto in più a un governo di legislatura

di Davide Colombo e Marco Rogari

L’impegno è formale e prosegue nel solco del verbale d’intesa sottoscritto il 28 settembre scorso, quando a capo della task force per la politica economica di Palazzo Chigi c’era ancora il sottosegretario Tommaso Nannicini. Allora in poco più di tre mesi, agosto compreso, governo e sindacati chiusero un’intesa da cui scaturì un intero capitolo della legge di Bilancio 2017. Ieri pomeriggio l’accordo è invece arrivato per un confronto tecnico-politico che si svilupperà entro il mese di marzo con due obiettivi: l’implementazione delle nuove flessibilità pensionistiche appena approvate e la definizione delle nuove misure da adottare nella cosiddetta “fase due” del verbale e con la chiara intenzione di inserirle nella legge di Bilancio 2018.

Si tratta di qualcosa di più di un endorsement esplicito dell’intero sindacato confederale al Governo Gentiloni affinché arrivi fino alla fine della legislatura. Cgil, Cisl e Uil hanno riconosciuto in pieno il valore di un metodo e, nello stesso tempo, condiviso un indice dei problemi (complessi) da affrontare per provare a chiudere il lavoro fatto fin qui sulla previdenza. Nella “fase due” non si parla solo di previdenza complementare e pensioni di garanzia per chi ha una carriera discontinua. Si potrebbe parlare anche di nuove limature al cuneo fiscale-contributivo e si parlerà certamente di governance dell’Inps (e dell’Inail), nodo centrale per le parti sociali che tre anni fa hanno consegnato a palazzo Chigi un avviso comune su quella che dovrebbe essere la soluzione da adottare.

Il dossier pensioni, in altre parole, sembra dotato di una forza di attrazione che supera di gran lunga le divisioni consumate su voucher e jobs act. Sindacati e Governo sono inoltre interessatissimi, in questa fase, a garantire una piena ed efficace attuazione delle nuove norme adottate: dall’Ape social e volontaria agli altri canali di flessibilità in uscita (sette in tutto) aperti per lavoratori precoci e usuranti, fino alla svolta sul cumulo gratuito dei contributi versati in gestioni diverse. Attuazione nuova programmazione corrono dunque di pari passo. Potrebbero arrivare risultati significativi, come è accaduto in passato negli ultimi giorni di legislature date per morte e sepolte.

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