Reddito all’85% degli aventi diritto Taglio del 20% della quota non spesa
I nuclei che beneficeranno di reddito e pensione di cittadinanza sono un milione e 248mila unità (erano un milione e 322mila nella relazione tecnica della scorsa settimana - quindi, nell’ultima versione del provvedimento si contano 74mila nuclei in meno). Le famiglie composte da soli stranieri sono 154mila (241mila a cui vanno però sottratti 87mila nuclei non eleggibili, perché non in possesso dei requisiti richiesti ( i 10 anni di residenza in Italia, di cui gli ultimi due continuativi, ndr), per un tiraggio di circa un miliardo.
La stima dei potenziali beneficiari della misura è dell’85% (era 90% nella versione precedente); e quest’anno ci saranno a disposizione poco più di 5,6 miliardi di euro (rispetto ai precedenti 5,9 miliardi).
L’ultima relazione tecnica del decreto, che fa decollare da aprile il nuovo strumento di politica attiva e contrasto alla povertà, chiarisce anche altri dettagli dell’intervento.
Per esempio, sul fronte degli incentivi all’impresa che assume un beneficiario di Rdc, si prevede che lo sgravio oscilli da 5 a 18 mensilità, se la stabilizzazione scatta nel corso dei primi 18 mesi di fruizione del reddito. Se si “scavalla” al secondo ciclo, l’esonero è fisso in 5 mensilità (se si avvia un’attività autonoma l’incentivo è sei mensilità).
Altri piccoli aggiustamenti alla misura sono contenuti nell’articolato. Qui sale al 20% (rispetto al 10% delle precedenti bozze) la “trattenuta” che opererà l’Erario sulle somme non spese (e non prelevate) del reddito di cittadinanza, accreditato mensilmente sulla Card. È prevista anche una verifica semestrale, che può portare all’azzeramento del plafond (inutilizzato), fatta eccezione per una mensilità di beneficio riconosciuto.
Il testo chiarisce poi meglio il meccanismo delle offerte di lavoro congrue. La prima offerta, nel primo anno, dovrà arrivare nel raggio di 100 Km da casa o a 100 minuti di viaggio. Per la seconda offerta di impiego il raggio passa a 250 Km, mentre per la terza si considera tutto il territorio nazionale. Dopo il primo anno anche per la prima offerta di lavoro si allarga il raggio a 250 km e dopo 18 mesi, al secondo ciclo, le offerte di lavoro possono arrivare da tutta Italia. Per le famiglie con persone con disabilità le offerte di lavoro saranno entro i 250 km. Se ci si trasferisce oltre i 250 km insieme alla famiglia si avrà diritto a delle mensilità di reddito in più, da tre fino a un massimo di 12.
L’Alleanza contro la povertà resta critica: «Ci sono risorse importanti - ha ribadito in una nota - ma lo strumento rischia di rivelarsi la strada sbagliata per rispondere alle esigenze dei poveri».