Lundbeck apripista. Il premio di risultato è solo in welfare
Il premio di partecipazione? Si dovrà spendere solo in welfare. Accade alla Lundbeck Italia, la multinazionale farmaceutica danese, leader nell’ambito del sistema nervoso centrale, presente in Italia con un centinaio di dipendenti, che, assistita da Assolombarda, ha firmato, con il sindacato, il nuovo accordo aziendale 2018-2020.
La novità - che spicca nel panorama nazionale degli accordi di secondo livello - è la possibilità di ricevere il bonus solo ed esclusivamente attraverso servizi di welfare. A differenza delle altre imprese che, nei rispettivi integrativi, danno ai propri dipendenti la possibilità di scelta, in tutto o in parte, anche in “cash”, vale a dire in denaro. Nei prossimi tre anni, invece, alla Lundbeck, le somme incentivanti produttività e redditività verranno assegnate in “benefits”: dal mutuo per la casa ai viaggi, dai corsi di formazione al rimborso di mensa e rette scolastiche, passando per assistenza sanitaria e previdenza complementare.
Una scelta condivisa dalla totalità dei lavoratori (età media 43 anni, in prevalenza donne - il management team è tutto in rosa tranne l’ad), che, racconta la responsabile delle risorse umane, Raffaella Maderna, «hanno compreso, dopo un primo progetto pilota condotto lo scorso anno, il percorso di attenzione che la Lundbeck riserva alla loro dimensione professionale e personale. Una leva importante è rappresentata anche dalla normativa di favore introdotta dai precedenti governi, in legge di Bilancio, che riconosce la completa esenzione fiscale dei premi di produttività convertiti in welfare».
Il premio, in base alle quattro pagine dell’accordo, è legato all’incrementalità del fatturato aziendale in linea con le recenti indicazioni dell’Agenzia delle Entrate: se verrà raggiunto al 100% ne beneficeranno tutti i dipendenti, ad eccezione dei dirigenti. Parliamo di 1.200 euro per il 2018, che salgono a 1.400 euro per il 2019, e a 1.500 euro per il 2020, che gli interessati, come detto, potranno utilizzare in “flexible benefits” a decorrere dal mese di febbraio (dell’anno successivo a quello di riferimento) utilizzando il portale web messo a disposizione della società. A “pesare” sull’importo del premio sarà solo l’assiduità in azienda: con meno di 10 dieci giorni di assenza si avrà diritto all’intera somma (si premia la presenza in ufficio).
«L’accordo in Lundbeck Italia è un fatto positivo - chiosa Stefano Passerini, a capo dell’area sindacale di Assolombarda - e conferma l’utilizzo del welfare aziendale quale leva innovativa per il successo delle più moderne politiche retributive».