Previdenza

Bonifica dall’amianto sui treni: le istruzioni per i benefici pensionistici

di Pietro Gremigni

I lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario che hanno effettuato delle operazioni di bonifica dall'amianto senza essere dotati di adeguata protezione, hanno diritto alla rivalutazione del periodo di lavoro per una volta e mezzo, anche se di durata inferiore ai dieci anni.

L'Inps ha impartito con la circolare 66 del 6 aprile 2017 le istruzioni per lo svolgimento dell'iter amministrativo necessario a definire il beneficio previdenziale.

Destinatari e requisiti – Sono interessai i lavoratori:
a) del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario che hanno prestato attività di lavoro nel sito produttivo, in modo diretto ed abituale, senza essere dotati degli equipaggiamenti di protezione adeguati all'esposizione alle polveri di amianto, per l'intero periodo di durata delle operazioni di bonifica dall'amianto poste in essere mediante sostituzione del tetto;
b) che hanno svolto l'attività assoggettata all'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali gestite dall'INAIL;
c) non titolari di trattamento pensionistico diretto.

Beneficio previdenziale – La rivalutazione dei periodi di lavoro, prevista dalla legge 257/1992 per i lavoratori soggetti ad esposizione ad amianto, spetta, come detto, anche se il periodo interessato è stato inferiore a 10 anni.
Ai fini della misura dei trattamenti pensionistici il beneficio si applica esclusivamente sulla quota di pensione calcolata secondo il sistema retributivo, ed riconosciuto, una sola volta con riferimento al medesimo periodo di lavoro. In pratica le settimane inerenti alla quota retributiva dovranno essere moltiplicate per 1,5 sia ai fini della maturazione dell'anzianità contributiva sia ai fini della misura della pensione.
Il beneficio sarà riconosciuto solo al momento del pensionamento e nei limiti delle risorse assegnate.

Procedimento amministrativo – Gli interessati hanno già presentato domanda entro il 1° marzo 2016 e sulla base di questo le sedi Inps hanno effettuato l'istruttoria preliminare.
Le sedi devono poi chiedere al datore di lavoro la produzione di apposita documentazione, avente data certa, circa i fatti e le circostanze riguardanti i lavori di bonifica del tetto, la loro durata, nonché la mancata adozione dei dispositivi di protezione individuale. Il datore di lavoro deve inoltre allegare documentazione attestante l'esatta durata del periodo di bonifica e la durata d'opera del lavoratore interessato.
Una volta definita la fase istruttoria di acquisizione della dichiarazione con l'annessa documentazione, l'Inps trasmette le pratiche alle sedi competenti Inail per i relativi accertamenti, e per indicare il periodo di esposizione assicurato che sarà soggetto alla rivalutazione pensionistica.
Ricevuto il dato l'Inps comunicherà in seguito l'accoglimento della domanda di certificazione del diritto a pensione.
I soggetti in possesso dei prescritti requisiti e della certificazione del diritto a pensione devono presentare domanda di pensione, previa cessazione del rapporto di lavoro dipendente.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©