Contrattazione

Lega: incentivi anche per chi assume over 35 Ma c’è nodo coperture

di Giorgio Pogliotti

Estendere la decontribuzione anche alle assunzioni stabili degli over 35 dal 2019, finanziando lo sgravio al 50% con l’incremento dello 0,5% a carico dei rinnovi dei contratti a tempo determinato e con l’aumento del prelievo erariale sugli apparecchi per i giochi.

Tra i circa 450 emendamenti presentati in Aula al decreto legge 87, ribattezzato dal vicepremier Luigi Di Maio decreto dignità, la Lega ne ha presentati 4 di cui uno, appunto, che guarda alla fascia d’età di over 35enni, altrimenti esclusa dallo sgravio fiscale sulle stabilizzazioni introdotto dalle commissioni Lavoro-Finanze nell’iter di conversione del Dl. Resta da capire se l’incentivo avrà sufficienti coperture, visto che l’incremento del prelievo sugli apparecchi per i giochi serve anche per finanziare il bonus per gli under 35. Gli altri tre emendamenti targati Lega riguardano la non perdita del beneficio della decontribuzione in caso di pagamento in ritardo rispetto alle scadenze di contributi e imposte da parte dell’impresa; il lavoro somministrato nei porti e il credito d’imposta esteso a ricerca e sviluppo per l’intelligenza artificiale e attività similari. «Il testo del decreto è stato migliorato - spiega Giulio Centemero, relatore (Lega) - in questi giorni potrà esserlo ancora di più. Con il pacchetto fiscale abbiamo iniziato una rivoluzione culturale fatta di riduzione della burocrazia e meno adempimenti. Abbiamo anche risponsabilizzato le Regioni approvando un emendamento che introduce il principio di accountability. Si dà facoltà alle Regioni di destinare una quota delle proprie facoltà assunzionali al rafforzamento degli organici dei centri per l’impiego».

Quanto all’estensione della decontribuzione, giova ricordare che il precedente governo ha previsto per il 2018 la decontribuzione al 50% delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti per gli under 35enni, l’incentivo scende nel 2019 e nel 2020 agli under 30enni. Dalle commissioni riunite è stato approvato un emendamento che estende il beneficio alle aziende che nel prossimo biennio assumono lavoratori che non abbiano compiuto il trentacinquesimo anno d’età - sempre con il contratto a tutele crescenti-, nel limite massimo d’importo di 3mila euro l’anno.

I 5S non hanno presentato alcun emendamento: «Il testo è stato migliorato dalle commissioni - sottolinea il relatore Davide Tripiedi (M5S) -, come è stato riconosciuto anche dal ministro del Lavoro Di Maio». Quanto al timing: ieri, nel giorno d’approdo del Ddl di conversione in Aula, si sono iscritti a parlare in 58; oggi, dopo la riunione del comitato dei nove, dovrebbero iniziare le votazioni che secondo il cronoprogramma fissato dalla maggioranza dovranno concludersi entro giovedì, per poi passare il testo al Senato dove il via libera definitivo è atteso per il 10 agosto. Se i tempi in Aula dovessero dilatarsi, allora il governo potrà giocare la carta della fiducia. Esclusa per ora dallo stesso Di Maio, che ieri ha fatto osservare come i circa 450 emendamenti al provvedimento, anche considerando i “ritiri tecnici”, non dovrebbe ostacolare il rispetto dei tempi: «Dipende da come si procede - ha detto -, se invece si vogliono utilizzare per ostruzionismo, allora non c'è la volontà di rispettare gli accordi fatti». In quel caso il governo ricorrerà alla fiducia.

Da considerare, peraltro, che all’interno del governo non si esclude la presentazione di nuovi emendamenti in Aula. La Lega sta ragionando sull’allungamento della durata del contratto acausale, dagli attuali 12 mesi a 18 mesi. C’è anche il tema della riformulazione delle causali, per “ammorbidire” il concetto di attività ordinaria, la cui esclusione è motivo di ricorso al contratto a termine. Molte imprese hanno fatto presente che, così come sono formulate, le causali sono difficilmente utilizzabili. Il tema è affrontato anche all’interno del centinaio di emendamenti presentati da Forza Italia: «Proponiamo l’estensione del ricorso ai nuovi voucher nel turismo - spiega Renata Polverini (Fi) - perchè la limitazione per le sole strutture ricettive rischia di prestarsi ad abusi. Proponiamo anche di portare la decontribuzione a 6mila euro per le assunzioni stabili degli under 35 e di estendere il bonus agli over 35, con l’allugamento al 31 dicembre del periodo transitorio prima dell’entrata in vigore delle nuova disciplina sui contratti a termine, e l’eliminazione delle causali che generano il contenzioso». Dal Pd, tra gli emendamenti presentati si chiede la decontribuzione totale degli under 30, e un taglio del costo del lavoro stabile di 4 punti in 4 anni. «Oltre l’80% dei contratti nazionali non prevedono le causali - ha ricordato in Aula Debora Serracchiani - perchè reintrodurle? Si è scelta la strada della legge invece di affidarsi alla contrattazione. Le causali vanno tolte dalla somministrazione, non essendo utilizzabili».

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