Contrattazione

Intesa Sanpaolo, partecipazione ai risultati di piano e più tempo per la solidarietà

di Cristina Casadei

Nel secondo livello del gruppo Intesa Sanpaolo si materializzano molti messaggi: la solidarietà, resa possibile anche dalla Banca del Tempo e dai permessi solidali, l’inclusione riservata a tutti, testimoniata anche da accordi d’avanguardia come quello del 2014 che ha introdotto il permesso per le coppie di diverso orientamento sessuale con caratteristiche identiche al congedo matrimoniale, la partecipazione che trova la sua espressione nel piano di incentivazione a lungo termine e nel piano azionario per i dipendenti, la diversity e l’equilibrio tra i tempi della famiglia e del lavoro. Questi temi si sono andati via via aggiungendo ai pilastri più tradizionali del welfare in Intesa Sanpaolo,costituiti dallo storico fondo pensione, dall’assistenza sanitaria, dal Cral (il Centro ricreativo aziendale dei lavoratori) e dalla fondazione benefica. I numeri mostrano che gli strumenti più tradizionali sono decisamente consolidati tra gli oltre 100mila lavoratori della banca: al fondo pensione di gruppo sono iscritti oltre 73mila bancari, mentre il fondo di assistenza sanitaria ad integrazione dei servizi offerti dal servizio sanitario nazionale ha oltre 200mila iscritti. L’associazione lavoratori Intesa Sanpaolo ALI che gestisce il Cral ha oltre 130mila soci ai quali sono offerte attività legate non solo a tempo libero, cultura e convenzioni, ma anche un’ampia gamma di servizi alla persona.

Mettendo in fila tutti i tasselli del welfare di Intesa Sanpaolo si può parlare di un vero e proprio sistema integrato che ha trovato nell’integrativo siglato con i sindacati la scorsa estate il suggello. Il chief operating officer, Rosario Strano considera gli accordi sottoscritti allora come «la conferma della centralità delle persone nel progetto aziendale» e un rafforzamento del «carattere maturo ed innovativo delle relazioni industriali del Gruppo», che consentiranno «di proseguire in maniera lanciata nel raggiungimento degli obiettivi del Piano d’Impresa 2018 -2021».

Nel supporto alla famiglia i cinque asili nido aziendali di Torino, Milano, Firenze, Napoli e Moncalieri (Torino), che accolgono più di 250 bambini, sono sicuramente una delle espressioni più tangibili del sostegno alla genitorialità, vista nell’ottica dei genitori di bambini piccoli. La loro gestione risponde a requisiti fissati da un Comitato scientifico ed è curata da un consorzio (Pan) che è frutto di una partnership tra Intesa Sanpaolo e alcune tra le principali reti di imprenditoria sociale. Ci sono poi tutta una serie di agevolazioni e permessi a favore della maternità e della paternità, tra i quali le specifiche previsioni a favore dei padri, in occasione della nascita dei figli e incentivi economici alla fruizione dei congedi parentali, per poter supportare le madri. L’introduzione dello smart working, in cui la banca ha svolto il ruolo di pioniere per il settore, rappresenta invece un progetto che aiuta a conciliare meglio i tempi di vita e lavoro non solo di mamme e papà, ma di tutte le generazioni perché permette di svolgere la propria attività in luoghi diversi dalla sede a cui si è assegnati, come la propria abitazione, strutture di co-working aziendali, le sedi dei clienti. Ad oggi sono oltre 10mila i bancari di Intesa che utilizzano abitualmente questa modalità di lavoro.

Il contratto di secondo livello, negli anni, ha via via agggiunto strumenti che hanno rafforzato il senso di appartenenza alla comunità aziendale, anche attraverso il tema della solidarietà. Ne sono esempi la banca del tempo, la dotazione collettiva di permessi retribuiti costituita con le donazioni dei lavoratori e dell’azienda messa a disposizione di colleghi che, per motivazioni legate a disabilità, esigenze di cura o per altre gravi necessità, hanno bisogno di attingere ad ulteriori permessi retribuiti. Alla solidarietà interna si affianca quella all’esterno. Nell’ambito della banca del tempo, una specifica dotazione di ore di permesso viene messa a disposizione dal gruppo per la partecipazione ad iniziative di volontariato con finalità sociali e rivolte all’esterno del gruppo, anche promosse da enti esterni, selezionate attraverso la Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus e Banca Prossima. Per favorire le pari opportunità la banca e i sindacati, infine, hanno sottoscritto un protocollo per l’inclusione e le pari opportunità in azienda, nell’ambito del quale, sin dal 2014, è stata ampliata la casistica di riconoscimento del congedo in occasione del matrimonio civile e religioso.

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