L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Dipendenti da inviare in USA per 11 mesi

di Andrea Costa

La domanda

Una srl operante nel settore legno arredamento artigiani è in procinto di inviare 4 operai negli Stati Uniti per il montaggio di arredamenti condominiali in legno in un grattacielo. Il lavoro durerà circa 11 mesi. Ci sono particolari comunicazioni Inps - Inail Ministero del Lavoro da presentare prima della partenza?

Prima di procedere all’invio negli USA di lavoratori assunti in Italia diversi sono gli adempimenti che debbono essere rispettati. Limitandosi alle autorizzazioni che occorre ottenere in Italia (dunque sorvolando sulle procedure di immigrazione negli USA), si osserva che l’autorizzazione all’assunzione o al trasferimento di lavoratori italiani in Paesi extra Ue al Ministero del lavoro di cui al decreto-legge 31 luglio 1987, n. 317, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 ottobre 1987, n. 398 non è più richiesta. Ciò non toglie che, come previsto dall’art. 18 del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151, l’accordo di assegnazione all’estero deve comunque prevedere: a) un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative per la categoria di appartenenza del lavoratore, e, distintamente, l’entità delle prestazioni in denaro o in natura connesse con lo svolgimento all'estero del rapporto di lavoro; b) la possibilità per i lavoratori di ottenere il trasferimento in Italia della quota di valuta trasferibile delle retribuzioni corrisposte all'estero, fermo restando il rispetto delle norme valutarie italiane e del Paese d’impiego; c) un’assicurazione per ogni viaggio di andata nel luogo di destinazione e di rientro dal luogo stesso, per i casi di morte o di invalidità permanente; d) il tipo di sistemazione logistica; e) idonee misure in materia di sicurezza. Il datore di lavoro deve poi effettuare telematicamente la relativa comunicazione al Centro per l’impiego e, per tutta la durata dell’assegnazione, deve compilare il LUL, collocando i lavoratori nel ruolo estero. I lavoratori debbono cancellarsi dall’anagrafe della popolazione residente e iscriversi all’AIRE, una delle condizioni che consente la sospensione delle ritenute fiscali in Italia. Dal punto di vista previdenziale è necessario richiedere all’INPS prima della partenza il modello IT/USA 4 che consente il mantenimento della posizione previdenziale in Italia sebbene limitatamente ai contributi previsti dalla convenzione in vigore. Ai sensi della citata legge 3 ottobre 1987, n. 398 occorrerà continuare a versare i contributi previsti dalla legge ma non contemplati dalla convenzione, utilizzando quale base imponibile le retribuzioni convenzionali. Riguardo l’INAIL il datore di lavoro è obbligato a comunicare prima della partenza l’inizio dell’assegnazione e il rischio dell’attività che verrà svolta all’estero alla sede competente INAIL. Infine la tutela sanitaria del lavoratore all’estero è garantita dal rilascio del Mod. DPR 618/80 che occorre farsi rilasciare prima della partenza. La durata dell’attestato è annuale.

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