Adempimenti

Stop ai lotti su basi territoriali: «Ledono concorrenza e Pmi»

di Alessandro Galimberti

Nuovo stop alle procedure d’appalto che, per dimensione e struttura dei lotti, impediscono l’accesso alle gare delle piccole e medie imprese.

Dopo la vicenda del bando Consip per il maxi appalto integrato per i servizi di vigilanza della Pa bocciato dal Consiglio di Stato (si veda Il Sole 24 Ore del 7 marzo) ora è il Cga Sicilia a congelare la gara con cui la Centrale Unica di Committenza siciliana affiderebbe i servizi di pulizia per gli «Enti Sanitari della Regione Sicilia».

L’appalto impugnato è suddiviso in 5 lotti, per un valore complessivo di 355 milioni di euro in cinque anni, con un criterio di “aggregazione” di fatto solo territoriale (dai 90 milioni previsti per Palermo e provincia ai 55 di Messina); in sostanza verrebbero così ignorati i parametri del Codice che consentono la costruzione di lotti, ma «funzionali« e «prestazionali». In particolare - stando al ricorso dei legali Domenico Gentile, per l’azienda, e Cristina Lenoci per Fnip - il bando di gara e il disciplinare richiedono un fatturato globale minimo pari ad almeno il valore del lotto e un fatturato specifico, maturato in favore di aziende ospedaliere pubbliche o private, pari ad almeno la metà del valore dei lotti cui si intende partecipare. Di fatto in questo modo sarebbe stata impedita la partecipazione di un numero indefinito di imprese micro e Pmi in violazione, tra l’altro, della normativa europea.

Secondo una perizia tecnica allegata all’appello cautelare, tra l’altro l’innalzamento del valore dei lotti non solo non comporta alcun risparmio di spesa pubblica ma provoca, al contrario, «maggiori oneri a causa del difetto di concorrenza che genera».

Un primo ricorso cautelare era stato respinto dal Tar, che però nel frattempo non ha ancora fissato l’udienza di merito nonostante il termine per la presentazione delle domande di partecipazione all’appalto in questione scada il prossimo 20 aprile. Da qui l’ordinanza 274 /17 della Cga (presidente Claudio Zucchelli) che, oltre alla sospensiva, ha ordinato al Tar una «sollecita fissazione dell’udienza di merito».

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